Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS LECCE MOURINHO LUKAKU – L’ha prima complicata, sbagliando in avvio il calcio di rigore (il primo da quando gioca in Italia, l’ultimo lo aveva fallito il 26 agosto 2017 con la maglia del Manchester United contro il Leicester, nel mezzo ne aveva trasformati ben 26 di fila tra club e Nazionale) che avrebbe messo in discesa la partita. Ma poi l’ha chiusa in pieno recupero col sesto gol in campionato in giallorosso, il nono in stagione: Roma-Lecce è stata la partita di Lukaku, ma anche della caparbietà di una squadra che ci ha creduto fino alla fine, scrive il Corriere della Sera.

La reazione di Mourinho dopo il 2-1 la dice lunga sul suo stato d’animo. «È stata un’esultanza velocissima – le parole dello Special One – Volevo parlare con i giocatori perché la partita non era finitala e la squadra era sbilanciata. I ragazzi sono stati straordinari come il pubblico: io ho allenato tante squadre e non mi ricordo tifosi che alla fine, con la squadra che perde, tifano in questo modo, non è normale che ci sia tutta questa passione».

La vittoria del carattere, ma non solo. «Nel primo tempo dovevamo stare in vantaggio, abbiamo avuto cuore nel finale e abbiamo risposto ad una situazione di grande rischio. Il Lecce ha confermato di essere ben allenata, dispiace per loro e per Falcone, lui dice di essere un grande romanista ma quando gioca contro la Roma para praticamente tutto. Gara pazza per colpa nostra ma alla fine abbiamo portato a casa tre punti importantissimi. Nella settimana in cui hanno perso Lazio, Atalanta, e Milan e dello scontro diretto tra Fiorentina e Juve, non potevamo sprecare questa opportunità».

Dybala è rimasto in campo fino alla fine ed è risultato decisivo. «È rimasto perché ha sentito l’emozione di una squadra che è squadra anche nelle difficoltà. Ha fatto troppo, io volevo lasciarlo a Roma e non portarlo a Praga per fargli preparare il derby ma lui mi ha risposto: voglio venire e giocare. Lukaku? I rigori li sbaglia solo chi li tira, non lo ha tirato Paulo perché non si sentiva sicuro a calciare da fermo. Romelu è un ragazzo molto sensibile e quando sbaglia il rigore all’inizio il suo cuore piange. Per questo il fatto che abbia segnato lui il gol vittoria lo farà svegliare col sorriso».

I tre punti rimettono in corsa la Roma. «Senza le prime tre partite in cui non avevamo praticamente i giocatori, la nostra stagione è positiva, tranne il disastro di Genova. Con l’Inter è stata difficile per noi, con metà squadra e senza panchina, con il famoso alibi del signor amministratore delegato della serie A (De Siervo, ndc). La squadra gioca meglio dello scorso anno, abbiamo più soluzioni: i punti potevano essere di più, ma possiamo lottare fino alla fine. Che Lazio mi aspetto al derby? Senza criticare la Lega, più fresca perché avrà due giorni di riposo in più».



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