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Rassegna stampa

Mourinho, rosso e accuse al quarto uomo: “La Champions non è un mio obiettivo”

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AS ROMA NEWS CREMONESE MOURINHO – «È colpa nostra ma il quarto uomo Serra è un bugiardo». La disfatta contro la Cremonese – la seconda dopo quella in Coppa Italia – ha un solo colpevole secondo Mourinho. La Roma. Che torna al quinto posto, fuori dalla zona Champions, scrive La Repubblica.

Ma il dopo gara del portoghese è un attacco frontale al quarto uomo Marco Serra, reo di averlo fatto espellere ingiustamente: «Sono emozionale ma non pazzo. Se ho avuto una reazione del genere è perché qualcosa è successo». Ripercorriamo i fatti. A inizio secondo tempo Mourinho va a protestare a bordo campo per un mancato fallo fischiato ai danni di Kumbulla. L’arbitro Piccinini vede la scena ed estrae il cartellino rosso dopo esser stato richiamato da Serra.

Ne nasce un diverbio che porta ad una reazione veemente del portoghese che accusa il quarto uomo: «Piccinini dà il rosso a me perché glielo dice Serra. Ma lui non ha l’onestà di ammettere come mi ha trattato e quello che mi ha detto per generare la mia reazione. Avevo solo chiesto spiegazioni e lui è andato oltre. Non voglio entrare nella cosa che lui è di Torino, la prossima giochiamo con la Juve e mi voleva fuori dalla partita. Ma per la prima volta nella mia carriera ha parlato con me in modo ingiustificabile» .

Questioni di campo che sono continuate negli spogliatoi: «Dopo la partita sono andato nello spogliatoio dell’arbitro. Ho chiesto a Serra di essere onesto, di dirgli cosa mi avesse detto. Ma ha avuto un problema di memoria e lo ha dimenticato».

Resta la disfatta. La Roma perde 2-1 a Cremona in una partita da record. Tutti per gli avversari. Che tornano alla vittoria in Serie A 27 anni dopo l’ultima volta, centrando anche la prima vittoria in campionato. La Roma si lecca le ferite e crolla in classifica, uscendo dalle prime quattro: «Ma io non ho l’obiettivo della Champions, penso partita per partita» . Mourinho si nasconde, scansando l’obiettivo primario posto dalla proprietà e da Pinto.

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L’Europa dei grandi è un obbligo. Lo sa il portoghese e lo sanno anche i giocatori. Che a Cremona sono stati assenti ingiustificati, soprattutto nel primo tempo: «La scusa della stanchezza non esiste – ammette il portoghese – Abbiamo giocato giovedì e martedì, non c’è stanchezza. Siamo stati sfortunati nelle due occasioni del gol, però la responsabilità è tutta nostra. Ci è mancata intensità e voglia di entrare e chiudere la partita. La Cremonese ha giocato la partita della vita. La Roma no. Abbiamo pagato un prezzo troppo alto. Per la reazione nel secondo tempo avremmo meritato il pareggio» .

Ma è arrivata la sconfitta. La chiosa dell’allenatore è cruda: «C’è frustrazione e questa sconfitta ci obbliga ad un’analisi e autocritica» . Domenica arriva la Juventus, senza Mourinho in panchina.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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