ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – Zeru turnover. Dicono molti allenatori che i cambi di formazione vanno fatti nella terza partita e non nella seconda o nella quarta, a meno che non ci siano necessità imprescindibili, scrive il Corriere della Sera.
Vedremo se José Mourinho, oggi in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Trabzonspor, gara di ritorno del playoff di Conference League, in programma domani sera all’Olimpico (ore 19, diretta tv su Sky Sport, arbitra il serbo Jovanovic, andat 2-1 per i giallorossi) darà qualche indicazione in proposito.
Fin qui il tecnico portoghese si è affidato quasi completamente a un manipolo di fedelissimi. Sei giocatori hanno giocato – tra Trabzonspor e Fiorentina – 190 minuti su 190 (recuperi compresi): Rui Patricio, Karsdorp, Mancini, Ibañez, Viña e Cristante, cioè la difesa in toto più il centrocampista che ha il compito di fare da schermo al reparto.
Altri cinque hanno giocato più di 100 minuti: Veretout (180), Pellegrini (177), Mkhitaryan (169), Zaniolo (148 ma anche perché è stato espulso contro la Fiorentina all’8’ del secondo tempo) e Shomurodov (107). Abraham ne ha giocati «solo» 72 ma anche perché contro il Trabzonspor non c’era e ha comunque lasciato il segno nel suo esordio in campionato. Per gli altri sono rimaste soltanto le briciole: Carles Perez (2 presenze, 21 minuti), Borja Mayoral (una presenza, 11 minuti), El Shaarawy (una presenza, 10 minuti), Bove (una presenza, 7 minuti), Kumbulla e Diawara (una presenza, 3 minuti) e Reynolds (una presenza, un solo minuto).
La scelta di una difesa che non cambia mai ha due spiegazioni: l’infortunio di Smalling, che dovrebbe ritornare a disposizione dopo la sosta delle Nazionali per Roma-Sassuolo del 12 settembre, la lunghissima degenza di Spinazzola e la necessità di trovare al più presto un’intesa di reparto affidabile.
L’unico vero cambio, a bene vedere, è stato quello della punta centrale: Shomurodov alla prima e Abraham alla seconda. È finito nell’ombra Borja Mayoral, che in questo momento si trova terza scelta come centravanti, in una situazione complicata: ha davanti a sé due giocatori forti, giovani e di proprietà della Roma mentre lui è in prestito. È presto per definirlo un caso ma sarà interessante vedere se Mou troverà per lui un po’ di spazio contro i turchi in Conference League o contro la Salernitana per la quarta partita di questo inizio di stagione.
L’eventuale turnover richiede perciò un esercizio di equilibrismo tra parte fisica, parte psicologica e necessità di continuare nel filotto di vittorie perché, come dice Mourinho, «le vittorie rendono più sopportabile la fatica». Ma quale è, ad esempio, la partita meno complicata tra il ritorno contro il Trabzonspor (non vale più la regola del gol in trasferta e domani sera serve almeno un pareggi) e la seconda di campionato a Salerno?
Il minutaggio ridottissimo o inesistente sembra anche un segnale a giocatori che non rientrano nei piani. Nei minuti finali di Roma-Fiorentina, Mou ha fatto entrare in campo Bove e non Diawara o Villar (che ieri ha pubblicato su twitter un sibillino: «Dicono che sono una pippa e mi devo levare dal c…», probabilmente contro qualche tifoso leone da tastiera), mentre Darboe era in tribuna. Chi vivrà, vedrà. Solo una cosa sembra scontata: Zaniolo domani partirà dell’inizio. Il Giudice sportivo gli ha comminato una giornata di squalifica per l’espulsione di domenica.
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