AS ROMA NEWS LECCE MOURINHO – «Non abbiamo Paredes, squalificato. Abbiamo metà Dybala e un terzo di Renato Sanches, che comunque proveranno ad aiutarci a vincere. Tutti gli altri che sono fuori, rimangono fuori».
Non può essere contento, José Mourinho, della situazione degli assenti in casa Roma. Alla vigilia del match contro il Lecce (il fischio d’inizio alle ore 18, arbitra Colombo) il tecnico portoghese si lascia andare per l’ennesima volta ad uno sfogo sul valore della rosa giallorossa, e sulle condizioni di giocatori che sarebbero fondamentali per ambire a un piazzamento nei piani alti della classifica, scrive il Corriere della Sera.
La (piccola) buona notizia è il recupero dell’attaccante argentino e di Sanches, ma per lo Special One si tratta davvero una magrissima consolazione.
«Dybala e Renato ovviamente non sono ancora in condizioni ottimali, ma secondo i medici e i preparatori non ci sono rischi. È quello di cui abbiamo bisogno, anche per i calciatori che così sentono la fiducia giusta per poter andare in campo. Sono nel gruppo e ci possono dare una mano per provare a battere il Lecce».
Poi però arriva la stoccata, che riguarda anche (al solito) la società. «Una cosa è un calciatore infortunato, un’altra è un elemento con una storia clinica, ovvero chi ciclicamente ha problemi fisici che si ripetono anno dopo anno. Sono cose diverse: un conto è un infortunio di contatto, come quello di Dybala lo scorso anno con Palomino durante la partita con l’Atalanta. Un altro è Gareth Bale: il gallese è stato nel miglior club del mondo per diversi anni, ma la sua storia clinica non gli permetteva di essere super, ma solo in determinati momenti. Quando però mancava lui, c’erano altri elementi per giocare e mantenere alto il livello».
Nella Roma, secondo Mourinho, non è così. «La Roma ha diversi giocatori con una storia clinica, e sono contento di averli in certi moment. Ma Dybala o Sanches non sarebbero qui se in passato non avessero avuto determinati problemi. Smalling? Sarò felice quando potrò averlo a disposizione. Se a noi mancano cinque titolari perdiamo tantissimo; se mancano a Inter, Milan, Juventus, Atalanta o Fiorentina loro hanno i sostituti. Noi li abbiamo, ma non è la stessa cosa: Bove e Zalewski, ad esempio, giocano nella Roma ma non sono prodotti finiti. Ci sono altre persone a cui chiedere, io do sempre il massimo: non voglio entrare nella critica né nella progettazione del futuro dicendo quello che manca e che non manca».
Ma ora c’è da pensare al Lecce. «Quella di Baroni è una buona squadra, di contropiede, è fortissima sotto quel profilo. I salentini possono contare su gente molto veloce sulle fasce, a destra e a sinistra. Hanno soluzioni per cambiare durante la partita e lo fanno spesso, l’allenatore è bravo e sa anche organizzare la squadra dal punto di vista della costruzione e dell’organizzazione».
«Il Lecce – chiude – sta disputando un ottimo campionato, ha perso con molto scarto solo contro il Napoli. Ma per il resto è sempre riuscito a lottare fino alla fine».
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