AS ROMA NEWS MOURINHO RINNOVO – Avete presente le verità della letteratura come quella del poeta e drammaturgo statunitense T.S. Eliot quando scrive: «Quello che conta è il percorso del viaggio e non l’arrivo»? Ebbene, se il calcio è il vostro habitat, dimenticate tutto. I protagonisti della pedata vivono la traiettoria dei loro mesi pensando a una cosa sola: l’obiettivo. Anzi, meglio usare il plurale, perché i traguardi che stanno a cuore si dividono in due gruppi: quelli di squadra e quelli privati, scrive La Gazzetta dello Sport.
Sotto questo punto di vista, José Mourinho non fa affatto eccezione ma, a differenza della maggior parte dei suoi calciatori, ha il contratto in scadenza a giugno e, per il momento, ancora non sa quale sarà il suo futuro. Proprio per tale ragione, visto che la Roma – dopo mesi di silenzio – fa filtrare che il rinnovo (biennale) dello Special One non è impossibile, è ovvio che il feeling debba essere mantenuto anche nell’immediato futuro. Perché la famiglia Friedkin valuta tutto in base a un solo mantra: i risultati.
Il primo della lista è ben noto: la qualificazione alla prossima Champions League. Adesso che il quarto posto – sia pure in condominio con il Napoli – è agganciato, alla Roma occorre non perdere terreno. La prova del nove arriva subito. Anzi, la prova dei sei, perché nel giro di un mese i giallorossi devono affrontare sei squadre di alta classifica, cominciando domenica con la Fiorentina, per poi passare attraverso le forche caudine rappresentate da Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e Milan.
Una serie di tapponi dolomitici per una Roma che nell’era Mourinho – considerando i 27 i match giocati contro Inter, Milan, Juve, Napoli, Lazio e Atalanta in due stagioni e mezzo – ha ottenuto finora un bilancio modesto. Le vittorie sono state appena 5 (meno di un quinto), i pareggi 6 e le sconfitte 16 (ben più della metà). Morale: su potenziali 81 punti a disposizione la Roma ne ha conquistati appena 21. In questa stagione, d’altronde, il trend è stato confermato, perché sono arrivate finora due sconfitte (Milan e Inter) e un pareggio (Lazio).
Passando alle coppe, quella casalinga è da onorare. Se nella scorsa stagione ci fu l’harakiri interno contro la Cremonese, adesso il destino ripropone per gli ottavi di finale la stessa sfida sullo stesso palcoscenico: l’Olimpico. Il 3 gennaio sarà vietato sbagliare, così come (ancora di più) sarà vietato farlo nell’eventuale sfida dei quarti contro la Lazio.
Il derby, infatti, è sempre quel tipo di partita che può cambiare mutare gli equilibri umorali di una stagione, senza contare che il bilancio dello Special One nella Capitale è fortemente deficitario: un successo, un pareggio e ben tre sconfitte. Comunque, non sarebbe neppure una eliminazione a affievolire l’amore giallorosso per lo Special One. La compattezza del tifo intorno al portoghese, infatti, è totale.
Visto che lo Slavia Praga è padrone del proprio destino, i passi falsi fatti nel girone con tutta probabilità costringeranno la Roma agli spareggi di febbraio contro una squadra che scenderà dalla Champions. Da una squadra finalista nel maggio scorso, però, è lecito aspettarsi un cammino che preveda almeno l’accesso agli ottavi. Morale: la “road map” del rinnovo i Friedkin l’hanno chiara. Ma se in fondo alla strada ci sarà il rinnovo fino al 2026, sarà stato Mourinho a meritarselo.
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