Cristian Volpato

AS ROMA NEWS VERONA BOVE VOLPATO – Il momento è arrivato. José Mourinho, suo malgrado, dovrà affrontare il suo timore più grande. Quel turnover mai digerito da quando allena la Roma. Ma questa sera contro il Verona non ci sono alternative, scrive La Repubblica.

Dopo gli sforzi di Salisburgo – e con la prospettiva del ritorno giovedì prossimo – servirà concedere un giro di riposo ad alcuni titolari, dando spazio a chi ha giocato meno nelle ultime settimane. «Siamo pochi» è il mantra ripetuto a più riprese dal portoghese che sarà obbligato a trovare carte nuove dal mazzo giallorosso. Serve una vittoria per non perdere terreno dal treno Champions League, evitando come la peste una figura come quella fatta in Coppa Italia. Verona fa rima con Cremona, ma il tempo del turnover non ragionato è finito.

Due cambi saranno obbligati. Dybala è out per un sovraccarico al flessore della coscia destra rimediato a Salisburgo e non ci sarà con il Verona. Per Pellegrini riposo precauzionale a causa di un affaticamento muscolare. Solo panchina questa sera per averlo al meglio per la gara di ritorno in Europa League.

Vicino ad Abraham giocherà El Shaarawy, il più in forma della Roma, mentre al posto di Pellegrini Mourinho si affida al talismano Volpato che quando vede Verona segna. Due gol in Serie A per il giovane italo-australiano, entrambe segnate ai gialloblu. Più cabala che tattica anche nella scelta dei centrocampisti. Riposo per Matic, uscito stremato a Salisburgo, dentro Cristante e quell’Edoardo Bove autore dell’unico gol in Serie A proprio contro il Verona lo scorso anno.

Sulle fasce ci saranno Zalewski a sinistra e Celik a destra, con Karsdorp, perdonato e recuperato, pronto a subentrare. Mentre in difesa si conferma il trio Mancini, Smalling e Ibanez. Pochi cambi ma obbligati. In attesa che i pochi rinforzi arrivati nel mercato di gennaio diano segnali di crescita. Perché giovedì servirà l’ennesima rimonta europea ma l’obiettivo stagionale rimane la qualificazione in Champions League. Troppo importanti gli introiti della Uefa per mollare gli ormeggi del campionato a fine febbraio. Troppo importante regalarsi l’Europa che conta dopo 5 anni di assenza.

Perché del futuro di Mourinho e Dybala non v’è certezza, ma senza Champions sarebbe addio. Le avances al portoghese non mancano, suffragate da una visibile fretta di progettualità romanista. Ma almeno da Parigi non arriverà l’assalto, visto lo stuolo di avvocati messo in campo dal ds Campos e dalla dirigenza del Psg per spegnere sul nascere le voci di un futuro parigino dell’allenatore portoghese.



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