AS ROMA NEWS MONZA CRISTANTE – La Roma e Josè Mourinho tornano ad aggrapparsi al loro soldato. L’uomo che non tradisce e, cosa più importante in questo momento, non manca mai. Anche questa sera al Brianteo di Monza, l’allenatore portoghese la prima maglia la consegnerà a Bryan Cristante, nell’inedita veste di difensore centrale, scrive La Repubblica.
È un ruolo che non ama, pur avendolo ricoperto a lungo sotto la gestione di Fonseca. Ma la Roma ha finito i difensori. Oltre Mancini e Ibanez resta solo il giovane Keramitsis. E Cristante, che quando si parla di emergenza è il primo a rendersi disponibile per aiutare. Lo ha fatto contro il Milan e lo farà fintanto che non tornerà Smalling.
Quando serve non si tira mai indietro. Con l’Udinese l’esegesi dell’“io ci sono sempre”. Con il taglio al sopracciglio curato solo con una benda pur di rimanere in campo. E pagato a caro prezzo nei giorni successivi, con un occhio nero e una ferita sanguinante al minimo sforzo. In più il rigore tirato al posto di Pellegrini.
E poi i cambi di ruolo, la fascia di capitano, la perenne disponibilità. Spirito di sacrificio, costanza e personalità, tutte qualità riconosciute dallo stesso Mou che con lui ha un rapporto speciale. Nato da quella famosa prima chiacchierata in Algarve nell’estate del 2021, con i due protagonisti seduti sul campo a parlare di tattica.
E continuata in questi due anni in cui Cristante non è mai mancato. 94 presenze da quando c’è il portoghese in panchina, oltre il 90% da titolare. Sempre in campo, mai infortunato. Assente solo per squalifica e Covid. Da sicuro comprimario (ricordate Xhaka?) a certezza più grande del portoghese da quando è sulla panchina giallorossa. Non a caso a ottobre scorso è arrivato il rinnovo di contratto fino al 2027. Galloni di leader affidabile confermati sul campo e a cui si aggrapperà la Roma anche questa sera.
Intanto Mourinho ha voluto portare a Monza tutta la rosa, per cementare quel senso di “noi contro tutto e tutti”, carburante fondamentale nel rush finale della stagione e unico punto di forza inattaccabile dalla sfortuna. Dentro tutti, dagli infortunati Smalling, Karsdorp, Belotti e Llorente fino allo squalificato Matic. Non giocheranno contro i brianzoli, ma daranno quella spinta ulteriore ad un gruppo a corto di ossigeno e uomini.
Le sta provando tutte lo Special One per reggere l’urto di un’ecatombe diventata preoccupante. Team building, senso di appartenenza e psicologia, orchestrate da chi ne fa la propria cifra stilista da 25 anni. Questa sera avrà gli uomini contati, ma di calcoli, ancora, se ne possono fare pochi. La classifica è cortissima e finché ci sarà spazio (e fiato) la Roma si proverà a giocare le sue chances anche in campionato. Con i migliori, i reduci. Prima di dare tutto e rischiare tutti nella doppia sfida con il Bayer Leverkusen.
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