Josè Mourinho

AS ROMA NEWS UDINESE MOURINHO – Tra il presente (l’Udinese oggi alle 18) e il futuro (“I Friedkin sanno quello che penso“), José Mourinho vuole togliersi i sassolini dalle scarpe, scrive il Corriere della Sera. Come quando paria della  condizione di Smalling, grande assente (manca dal 1 settembre) in casa giallorossa e degli altri infortunati.

Il tecnico è chiaro: “Gli infortunati hanno saltato complessivamente 52 partite? È un numero che si concentra tra due, tre calciatori. Ci sono altri che non hanno saltato nemmeno una partita e hanno una storia clinica pulita con infortuni occasionali, Come Cristante, Mancini, Rui Patricio, Bove. Del gruppo dei 52 fanno parte Smalling, Renato Sanches, Pellegrini, ogni tanto Dybala e Spinazzola. Nel caso di Smalling l’infortunio c’è. Anche tra le persone normali c’è chi riesce a sopportare meglio il dolore. Chris non è un ragazzo che sa giocare soffrendo, si tira un pochino indietro. Il suo infortunio è difficile. È una grande frustrazione per me perché ne abbiamo bisogno, ma dobbiamo avere pazienza. Nell’ultima settimana non ha fatto neanche un minuto fuori dall’infermeria.  Non mi aspetto che torni nelle prossime 20 3 settimane e non s0 se lo avrò prima del 2024“.

Altra nota dolente: la mancanza di personalità della squadra in trasferta: “In passato ho avuto squadre di “banditi”, a cui piaceva di più giocare fuori che in casa. A volte dai pullman provocavano i tifosi avversari. Noi invece dobbiamo migliorare perché possiamo fare ottime partite ma anche perdere contro Bodo o Ludogorets. Abbiamo gente a cui piace il conforto di casa e che quando esce gli manca la mamma, il papà o la nonna che gli fa il dolce. La squadra è come la famiglia: se non hai empatia con loro, sei in difficoltà. Questa è quella che io chiamo empatia funzionale: creare empatia lavorando“.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA