ULTIME NOTIZIE AS ROMA SPEZIA MOURINHO – Sembra di riascoltare il post-gara di Roma-Cska Sofia dello scorso 16 settembre. Anche all’epoca, nonostante la vittoria (5-1) le cose che gli erano piaciute erano state ben poche. Ieri, il copione si ripete, scrive Il Messaggero.
Ok i tre punti, va bene il sesto posto e la Juventus riagganciata in classifica ma per il resto a José è piaciuto ben poco: «Sono contento del risultato, non della partita. Mi sono piaciuti i due gol, perché li abbiamo provati domenica per 25 minuti, ma non il resto. Abbiamo avuto il match sotto controllo, poi dalla metà del primo tempo abbiamo iniziato a regalare il gioco e perso tante palle facili. Non mi è piaciuta la squadra, mi è piaciuto lo sforzo di qualche giocatore come Ibanez rimasto in campo in difficoltà. Tuttavia ripeto, non abbiamo controllato la partita come avremmo potuto e dovuto, neppure sul 2-0. Devo avere forza, perché sono abituato a soffrire meno in panchina. Per esempio nel Real Madrid se perdevo 1-0 al 15′, sapevo che avrei vinto 5-1. Adesso sono in panchina sul 2-0 a soffrire, aspettando che l’arbitro fischi. Tammy? Fa un lavoro fantastico per la squadra, continua la sua lotta con i pali ma sotto porta bisogna essere più cattivi».
La partita è cambiata soprattutto nel momento in cui Smalling ha chiesto il cambio: «Le difficoltà sono aumentate. Con Chris fuori, tutto cambia. Come sta? Se uno mi chiede il cambio al 60′ vuol dire che qualcosa non va. Centrale poi ci ha giocato Cristante che neanche ama il ruolo. I due terzini alla fine erano stanchi, la squadra ha lasciato lo Spezia giocare fino alla fine».
Contrariato è dir poco. E se c’è un modo per farlo innervosire ancora di più è alludere all’arbitraggio: «In una stagione senza infortuni senza cartellini, noi avremmo il potenziale per avere una bella squadra, che può crescere e che può giocare per qualche obiettivo più importante. Ma è stata una stagione sfortunata, sembriamo la squadra degli assassini con tutti questi cartellini. Gli episodi dei due gialli di Felix non li ho visti, preferisco non dire niente. Ma continuiamo con questo record incredibile. È troppo anche per una squadra naif…».
Accenna appena al mercato: «Ne abbiamo bisogno, anche se a gennaio sarà una cosa piccola. Senza El Shaarawy, Zaniolo, Pellegrini, Mancini, è dura». Tutto vero ma sabato a Bergamo bisogna almeno provarci.
Dei tanti indisponibili – oltre a dover valutare le condizioni di Smalling (fastidio adduttore dx)e Ibanez – l’unico che sembra poter recuperare è Zaniolo che ieri, a fine partita, ha svolto alcuni esercizi con i compagni non subentrati: «Non so come sta. Non è un infortunio importante, si tratta di un affaticamento muscolare. Vedremo. Atalanta? E’ una squadra top, ha una rosa importante, cambia 3-4-5 giocatori e sarà una partita molto difficile. Sarà dura così come l’ultima partita dell’anno contro la Sampdoria»
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