AS ROMA NEWS MOURINHO SQUALIFICA – Due giornate di squalifica, niente Juventus e Sassuolo per Mourinho, scrive La Gazzetta dello Sport. L’espulsione di Cremona costa cara all’allenatore della Roma, che con questi due turni arriva a 5 partite saltate da inizio stagione dopo le espulsioni subite con Atalanta (perse la gara con l’Inter) e Torino (niente Bologna e Milan). Sempre che la squalifica venga confermata, perché la Roma oggi presenterà ufficialmente ricorso, non appena avrà letto le carte e il dispositivo.
La motivazione Ieri, quindi, il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha appiedato Mourinho per due gare «per avere, al 2° del secondo tempo, contestato con veemenza ed atteggiamento provocatorio una decisione arbitrale, reiterando tale comportamento al momento dell’espulsione. E per aver rivolto a fine gara espressioni ed illazioni gravemente offensive al quarto uomo nello spogliatoio arbitrale, seppur autorizzato ad entrare».
La Roma andrà a caccia non di uno sconto, ma dell’annullamento della squalifica. E, quindi, tramite il ricorso che verrà curato dall’avvocato Antonio Conte punta a riavere Mou già domenica, con la Juventus. Ricorso che presumibilmente verrà discusso domani in Procura e dove la Roma potrebbe avvalersi anche di alcune testimonianze.
E poi c’è l’altro filone, che è legato alla squalifica ma viaggia su un binario diverso. Ed è il diverbio (eufemismo) che Mou ha avuto con Marco Serra, il quarto uomo, da cui poi è scaturita l’espulsione. Mou aveva protestato per un fallo di gioco, Serra gli avrebbe detto «fatti i c…i tuoi», insistendo poi dopo il rosso: «ti stanno prendendo per il culo tutti, vai a casa». Frasi che – se confermate – non possono certo trovare sorrisi nell’Aia.
Tanto che nelle designazioni del prossimo turno non c’è né Serra né Piccinini, l’arbitro di Cremona. Ieri, tra l’altro, la Procura Federale ha aperto un fascicolo: oggi così verrà ascoltato Mourinho («In 30 anni di carriera nessuno mi aveva mai trattato così», avrebbe detto Mou a Piccinini), ancora da capire se a Trigoria o se sarà il portoghese a recarsi negli uffici federali. Poi, dopo l’audizione dell’allenatore, ci sarà quella di Serra.
Mou vorrebbe la registrazione audio del colloquio, che però non dovrebbe esserci. Perché la registrazione avviene solo se il quarto uomo apre il microfono e, in più, i vertici federali – anche nel caso esista – non sono tenuti a metterla a disposizione. Mou si sente defraudato e offeso, il suo umore anche ieri non era certo dei migliori. E nella sua testa resta l’idea di capire se si può adire le vie legali, anche se c’è di mezzo una clausola compromissoria a mettersi di traverso.
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