AS ROMA NEWS SAMPDORIA MOURINHO – Gli abbracci con Deki, la vittoria per il quarto posto e quel 2-0 che proprio non voleva arrivare, scrive La Gazzetta dello Sport. La partita di Mourinho ieri è stata un turbinio di emozioni, da cui però esce con il cuore aperto e la gioia dipinta sul volto.
“E’ stata una vittoria importantissima, penso anche meritata – dice alla fine José – Sono molto felice, è stata una partita giocata con intelligenza, anima e cuore. Rui Patricio non è mai stato impegnato, non abbiamo fatto errori difensivi. Magari qualcuno la penserà diversamente, se l’Atalanta vince con noi con un tiro in porta è cinica e noi invece… Ma va bene lo stesso, in questa carcassa (letterale, ndr), con tanti problemi e infortuni, abbiamo vinto con merito”.
Già, tre punti tra l’altro che permettono alla Roma di arrivare alla sfida di Spalletti con il vento in poppa. “Luciano? Ci vediamo domenica”, dice Mou. Che poi incalza così, con una vena polemica: “Non guardo la classifica, anche se in dieci partite ci siamo già tolti Atalanta, Inter e Juve. Ma dietro abbiamo squadre che dovrebbero finire prima di noi per potere, rosa e investimenti…”.
Poi José torna sulla partita: “Ci è mancato solo il 2-0, mi sarebbe piaciuto respirare un po’ di più nel finale. Camara è andato bene, i giocatori bravi devono imparare a giocare con le nuove squadre e lui lo sta facendo un po’ alla volta”. Anche se a dominare la partita è stato ancora una volta Smalling: “Chris è cresciuto giocando a due, ma ora sa farlo perfettamente anche a tre. E io un giocatore così me lo porterei sempre al Mondiale. Le scelte le fa Southgate, non voglio mancargli di rispetto. Ma dico che mi dispiace moltissimo che uno che gioca ai suoi livelli non abbia questa opportunità”.
E infine proprio Deki, “un fratello minore”, come l’ha definito Mou. Si sono abbracciati, in sala stampa sono volati anche dei bacetti affettuosi. “I miei giocatori per me sono speciali e tra gli speciali Stankovic lo è ancora di più degli altri per il rapporto che abbiamo avuto all’Inter. Da oggi in poi gli auguro di vincere sempre, lo merita. E so che si salverà, il prossimo anno torneremo qui, magari anche contro il Genoa”. Che, tradotto, è anche una promessa: Mourinho resterà a Roma fino alla fine del suo contratto.
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