Josè Mourinho

AS ROMA NEWS LECCE MOURINHO – Non protesta contro l’arbitro, non contesta il mercato e non critica Abraham per i gol sbagliati. José Mourinho, anche se visibilmente scocciato per l’1 a 1 contro il Lecce, prova a fare buon viso. E allora il cartellino rosso che avrebbe dovuto prendere Strefezza, i cambi mediocri e le tre palle gol mangiate dall’inglese, diventano solo un dettaglio di una partita aggressiva, dura, intensa e difficile, scrive Il Messaggero.

Evidentemente Mourinho ha scelto di non calcare la mano e non andare alla ricerca del colpevole. Anche se al “Via del Mare” l’epilogo sarebbe potuto essere differente se solo una delle tre componenti avesse preso un’altra direzione. Non solo, lo Special One riesce anche a trovare il lato positivo: «Due o tre anni fa la Roma avrebbe avuto zero punti e partita persa, ora abbiamo questo tipo di mentalità».

Lo dice perché negli spogliatoi ha sentito i giocatori lamentarsi: «Erano poco felici del risultato. Nonostante avessero lavorato tanto. È solo un punto e la gente non è contenta. È fantastico sentire questa evoluzione di mentalità. Abbiamo gli stessi punti del Milan ed è una cosa che non ci aspettavamo la scorsa stagione». Insomma, la classifica sorride a José, ma i problemi della Roma sono evidenti.

A partire dalle sostituzioni: per Matic, Pellegrini e Abraham, sono entrati Wijnaldum (ha giocato con un parastinco fatto su misura per proteggere la tibia destra), Solbakken e Belotti. L’olandese è rientrato dopo 181 giorni di stop: «Sto abbastanza bene, non sono ancora al livello ottimale ma è normale. La serie A? È molto tecnica e le squadre molto tattiche e organizzate». L’unico a dare segnali positivi, però, è stato il Gallo, gli altri due sono apparsi (giustamente) in affanno: «Gini ha giocato dieci minuti, gli manca intensità e velocità. Il Gallo sta arrivando alla condizione fisica per essere utile. Adesso dovremo giocare tre partite a settimana, ma sono contento per i ragazzi e nessun rammarico».

C’è poi l’arbitro Aureliano che nel tunnel è stato pizzicato dalle telecamere a parlare di Mourinho: «Quante partite ha? Dove ha giocato a calcio? Dimmi… Nessuno diventa un grande così», ha detto a Gallo prima di cominciare a dirigere il secondo tempo. E chissà se all’orecchio di José non siano arrivati i complimenti: «È stata una partita difficile anche per lui. Aggressiva, veloce e con tanti contrasti. A vedere dopo, ci sarebbe stato un secondo giallo su Strefezza che avrebbe potuto cambiare la storia della partita. Ma se non mi aveste fatto la domanda, io non avrei parlato dell’arbitro. Ha lasciato alla partita la possibilità di essere bella». Poco da rimproverare anche ad Abraham, nonostante gli errori sotto porta: «Ha sbagliato, ma il portiere ha fatto buone parate. Non lo critico. È la tipica partita in cui non avrai mai 10 occasioni, ma devi sfruttare le 5/6 che hai».

Poi, i complimenti agli avversari e la critica al terreno di gioco: «Il Lecce è bravo, sono aggressivi sulle seconde palle. Quando recuperano vanno veloci in transizione. Campo orribile, alcuni giocatori hanno avuto problemi a giocare di prima». E a chi gli chiede di Zaniolo, risponde: «Non parlo più di lui, spero che la sua carriera sia florida».



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