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Rassegna stampa

Mourinho va a caccia di gol. Scatta la Roma: serve più qualità per la Champions

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AS ROMA NEWS MOURINHO – Il primo obiettivo per una squadra che deve migliorare il nono attacco del campionato è abbastanza semplice: la caccia al gol. È il problema a cui da oggi la Roma vuole ovviare, iniziando la stagione con il classico raduno a Trigoria, a cui farà seguito una batteria di test e visite mediche per coloro che risponderanno alla prima chiamata, scrive La Gazzetta dello Sport.

Non saranno tutti, ovviamente, perché mancheranno coloro che sono stati impegnati fino a metà giugno con le rispettive nazionali. Così appuntamento alla prossima settimana per capitan Pellegrini, Cristante, Spinazzola, Bove, Rui Patricio, Ibanez, Reynolds, Vina, Shomurodov, Celik e il volto nuovo Ndicka, mentre per esserci si taglieranno le vacanze Solbakken e Zalewski. Morale: a rubare la scena toccherà a Smalling, Matic, Dybala, El Shaarawy, Belotti, Mancini, anche se a far salire l’applausometro del tifosi sarà Mourinho, chiamato però a studiare nuove strategie per accresce la pericolosità in attacco.

Inutile nasconderlo, con la lunga sosta ai box che attende Abraham – atteso solo nel 2024 – avere un centravanti titolare che faccia coppia con Belotti è la priorità di questa seconda parte del mercato. Mou va a caccia di gol: con un attaccante in grado di garantirli oppure dovrà inventarsi qualcosa attraverso il gioco.

In che modo? Innanzitutto alzando più spesso il baricentro della squadra e accrescendo il pressing offensivo. Il problema, infatti, non è il sistema di gioco. Si può difendere a tre, come fa l’Atalanta di Gasperini, ed essere aggressivi nell’atteggiamento. Non è un caso che i nerazzurri nello scorso campionato abbiano segnato ben 16 reti più della Roma. I 50 gol realizzati dai giallorossi, infatti, rappresentano un bottino così misero che, in un torneo a 20 squadre, non si registrava dal 1951, guarda caso nella stagione della retrocessione in B. Morale: il 3-4-2-1 può restare come punto di riferimento, ma non sarà un tabù né tornare al 4-2-3-1 o passare al 4-3-3, non concentrandosi solo sulla fase difensiva o sui lanci lunghi a cercare la profondità dietro la retroguardia avversaria.

Certo, occorre però un centravanti. La prima scelta è Gianluca Scamacca, che ha già dato l’assenso al suo ritorno in giallorosso. La Roma però vuole prenderlo solo in prestito, trovando per adesso il no del West Ham, anche perché i corteggiatori non mancano, a partire dal Milan. Morale: bisognerà attendere, così come la fine della telenovela Morata, che piace parecchio anche allo Special One. Anche qui, comunque, la formula proposta da Trigoria è il prestito.

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Occhio poi ad Adama Traoré, svincolatosi dal Wolverhampton. Pur non essendo una vera prima punta, ha una fisicità imponente, ma anche estimatori che fanno lievitare l’ingaggio. Sempre per l’attacco, continuano gli inviti di sponda da parte del Chelsea a Dybala. Ieri è stata la volta di Thiago Silva, che ha incontrato la Joya a Silverstone per il GP. «Ci sono notizie che lo vogliono al Chelsea, gli ho chiesto se sia vero, ma non ha voluto dirmi niente. A me piacerebbe tantissimo giocare con lui».

La sensazione, però, è che Dybala non voglia lasciare la Roma. Per questo il suo manager Antun è nella Capitale per trattare presto la cancellazione di quella clausola da 12 milioni. Probabile che si faccia. Anche se ci sarà un prezzo da pagare. Ma a Mourinho servono i gol. Per questo, da Paulo a Scamacca, guai a lasciarseli sfuggire.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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