Rassegna stampa
Mourinho: “Voglio finire quinto, la Roma è stanca di arbitri e Var”
AS ROMA NEWS VENEZIA MOURINHO – È uno scontro senza fine, quello tra José Mourinho e gli arbitri. Alla vigilia della gara di questa sera (ore 20.45) contro il Venezia, che al momento di scendere in campo potrebbe essere già retrocesso se la Salernitana non perderà ad Empoli, il tecnico portoghese torna a parlare degli episodi che secondo lui hanno complicato la corsa all’Europa, scrive il Corriere della Sera.
«Abbiamo due partite da giocare – le sue parole – e credo che non ci sarà mancanza di concentrazione. Mi sembra però che ci sia gente interessata che noi finiamo ottavi, con la speranza che vinciamo la finale di Conference League perché così sarebbe una cosa fantastica per il calcio italiano di avere otto squadre in Europa l’anno prossimo. Però non devono esserci ingiustizie e mancanza di rispetto».
Poi il nuovo affondo contro il sistema arbitrale. «La Fiorentina aveva un motore diverso dal nostro. Noi però siamo un po’ stanchi di arbitri e Var. Dopo le nostre gare gli arbitri sono spesso puniti e rimangono senza poter lavorare per alcune settimane: questo è un modo per dire che alla fine hanno sbagliato, però dove sono i punti? Questo è il problema. In questo momento tutto è aperto e possiamo finire tra il quinto e l’ottavo posto: io non voglio dire come il PSV “complimenti all’Ajax, all’arbitro e al Var”, io voglio finire quinto o sesto. Sono le posizioni che abbiamo occupato in tutta la stagione, e in queste due partite cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo».
Un paio di giorni fa ha dichiarato a Sky Uk che il prossimo anno la Roma punterà a qualificarsi in Champions League. «Penso che ci sarà un giorno che faremo il salto di qualità, l’organizzazione l’abbiamo e stiamo crescendo. Se penso ad agosto, stiamo facendo un gran lavoro, occorre tempo, e io ho ancora due anni. Ci sono altri club in cui il tempo non è necessario, anzi neanche esiste. Poi è una questione di qualità e quantità della rosa. Noi quest’anno abbiamo sofferto in determinati momenti di quantità, se penso ai minuti fatti dai nostri giocatori come Cristante e Ibanez, questo si paga. La proprietà vuole arrivare in alto e io voglio arrivare in alto, altrimenti non sarei venuto qua. Un bilancio della stagione? Non voglio farlo ora, c’è una finale da giocare e qui non si raggiunge da tanto tempo».
Contro il Venezia ci sarà ancora una volta un Olimpico esaurito. «Abbiamo deciso che il minimo che possiamo fare è ringraziare i tifosi. Io lo posso fare qui, loro lo possono fare sui social media, ma è più simbolico farlo tutti insieme in campo. Dopo la partita faremo un giro di campo tutti insieme. Se avremo vinto, lo faremo sorridendo».
Non farà un eccessivo turnover. «Non abbiamo la rosa per fare cambi drastici – spiega il portoghese – non abbiamo il livello di esperienza e giocatori simili per posizioni per cui si possa dire che faremo 8-9 cambi, ne faremo un paio contro il Venezia e magari cambi diversi col Torino. Dobbiamo vincere perché abbiamo bisogno di punti. Mkhitaryan? Non c’è gestione, è infortunato. Non è che non lo facciamo giocare per prevenzione o perché pensiamo di risparmiarlo, è un giocatore infortunato. Zeman? Buon compleanno con un giorno di ritardo».
In difesa giocherà Kumbulla al posto dello squalificato Mancini, in attacco Abraham: l’inglese non segna in campionato da 6 gare (doppietta nel derby), e se dovesse rimanere a secco sarebbe la serie negativa più lunga in questa stagione in Serie A.
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