AS ROMA NEWS DERBY LAZIO MOURINHO – Non è una partita come le altre, è semplicemente una grande partita. «Per me affrontare la Lazio è come giocare contro il Milan o l’Inter o la Juve, anche se so che per i tifosi non è così». José Mourinho ha provato ad addormentare la tensione nella settimana più lunga, che doveva passare anche per la complicata trasferta a San Sebastian, scrive il Corriere dello Sport.
E dopo essersi goduto in solitudine i cori dei 1.400 arrivati all’Anoeta per spingere la Roma verso i quarti di Euroleague, può nascondere l’emozione del quarto derby a causa della contestata squalifica. Così come è successo domenica scorsa contro il Sassuolo accompagnerà la squadra fino all’uscita dal pullman, nelle viscere dell’Olimpico, e poi si accomoderà in una stanza riservata per guardare la partita in tv al riparo da occhi indiscreti. Sarà anche la maniera più facile di comunicare con la panchina, dove il fido Nuno Santos è pronto a recepire le indicazioni via whatsapp e a girarle al “capo” di giornata, Salvatore Foti, che ne prenderà il posto.
Mourinho non pensa al primato cittadino, pensa a scavalcare la Lazio nel quadro più grande chiamato Champions League. Ma in cuor suo è anche affezionato ai numeri. Gli dispiacerebbe parecchio perdere anche il derby di ritorno, dopo lo 0-1 dell’andata causato da un errore di Ibañez: alla Roma la combo peggiore non capita dalla stagione 2011/12, quella affidata al semiesordiente Luis Enrique dalla neonata proprietà Pallotta.
Peraltro, considerando anche i risultati dell’anno scorso, Mourinho può ancora riequilibrare il confronto (finora 2 derby persi e 1 vinto). È tuttavia consapevole del momento. Il sorteggio europeo che gli ha riservato un altro incrocio con il Feyenoord e soprattutto un’eventuale semifinale dall’aspetto potabile ha generato un entusiasmo prematuro, anche all’interno della squadra. E la stanchezza, nell’occupare due fronti e valorizzare due obiettivi, comincia a farsi sentire. Dunque bello partecipare, bello credere in se stessi, ma senza esagerazioni. Qui, come ha ricordato ai giocatori, non si è ancora fatto nulla.
Per sorprendere la Lazio intanto Mourinho si è dedicato in particolare ai calci piazzati, per i quali l’assenza di Vecino potrebbe creare difficoltà ai piazzamenti difensivi di Sarri. Dybala e Pellegrini si sono esercitati a lungo. La Roma d’altra parte segna con una buonissima regolarità grazie alle palle inattive – l’ultima volta ha festeggiato Kumbulla contro la Real Sociedad – e spera di approfittare della propria caratteristica migliore: la forza fisica. In una partita tra due squadre solide, la differenza può nascere dentro a un episodio.
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