Pierre Hojbjerg

CALCIOMERCATO AS ROMA HOJBJERG – Una cosa è pressoché certa, in estate per il centrocampo della Roma ci sarà una mezza rivoluzione, se non totale. Perché saranno tanti quelli che andranno via e perché arriveranno almeno un paio di pedina nuove, scrive La Gazzetta dello Sport.

Del resto, Mourinho ha sempre considerato fondamentale l’asse centrale, che in un calcio come il suo – fatto di transizioni – deve per forza di cose avere gente capace di interdire e ripartire. Insomma, lì c’è il cuore delle squadre di Mou e l’allenatore portoghese per la sua seconda stagione in giallorosso vuole un assetto completamente diverso.

Sono tanti i giocatori che la Roma e Tiago Pinto stanno monitorando in giro per l’Europa. La caccia parte ovviamente dal famoso regista, la pedina che manca dalla scorsa estate. Mou anche di recente ha ribadito come ne senta la mancanza («Ci sta giocando Mkhitaryan, l’unico che può farlo davvero»), anche perché l’ultimo arrivato – Sergio Oliveira – è un giocatore diverso, «non è né Pjanic né Pirlo», ha detto Mou nei suoi primi giorni romani.

È chiaro che una delle piste porta ancora a Xhaka, il metronomo albanese dell’Arsenal, che dopo essere stato inseguito a lungo la scorsa estate ha allungato il contratto con i Gunners, senza però avere vita facile. Ma a Londra piace anche un altro giocatore, il danese Hojbjerg, che Mou ha avuto alle sue dipendenze al Tottenham. Il danese ha una predilezione particolare per Mou («È l’allenatore con cui mi sono trovato meglio», ha detto subito dopo il suo addio agli Spurs). Mou lo rivorrebbe volentieri con sé, ma Hojbjerg ha anche un costo elevato, quasi 40 milioni di euro.

Il viaggio di Tiago Pinto di lunedì scorso a Parigi ha aperto però anche degli scenari transalpini. A Parigi, ad esempio, c’è Leandro Paredes, ex giallorosso, su cui Mourinho aveva messo gli occhi addosso proprio quando allenava il Tottenham. Paredes spesso parla con degli amici romani, ha ancora tanti contatti, soprattutto a Casal Palocco, dove ha vissuto nella sua avventura romana. E lì sono in molti a giurare che Leo tornerebbe volentieri.

Ma in Francia gioca anche Renato Sanches, il portoghese del Lille che piace tantissimo al Milan. La Roma ci ha provato anche a gennaio a capire se fosse possibile intavolare una trattativa, forte del fatto che Sanches ha in comune con Mourinho lo stesso procuratore (Mendes). E che nel 2023 ha il contratto in scadenza e ha già fatto sapere che non lo rinnoverà. Ma Pinto continua a tenere d’occhio anche altri profili, come quello di Florian Neuhaus, il tedesco del Borussia Moenchengladbach che ha fatto così bene negli ultimi due anni. E come quello di Maxime Lopez, il folletto del Sassuolo che recentemente Mou ha esaltato pubblicamente.

È chiaro, però, che a lasciare la Roma saranno in tanti. Un po’ per necessità e un po’ per virtù. Con Veretout e Cristante il rapporto sembra destinato ad interrompersi, con la Roma che da queste due cessioni potrebbe incassare 35-40 milioni. Destinato a lasciare Trigoria è ovviamente anche Diawara, messo oramai ai margini da un po’ e che può valore oggi 6-7 milioni, non di più.

Dovrebbe poi andare via anche il giovane Darboe, magari in prestito, per giocare e maturare esperienza altrove. E anche se tornerà verrà sicuramente ceduto ancora Gonzalo Villar, attualmente in prestito al Getafe, ma che non rientra più nei piani di Mou. In totale, se tutto dovesse girare al meglio, la Roma potrebbe anche arrivare ad incassare una cinquantina di milioni. Da riversare poi sulle due-tre pedine in entrata da affiancare a Pellegrini, Oliveira (se verrà riscattato) e Mkhitaryan (se gli verrà rifatto in contratto).



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