Rassegna stampa
Muro Smalling: la Roma vara l’operazione riscatto
NOTIZIE AS ROMA SMALLING – Da quando è entrato lui la Roma ha trovato compattezza ed equilibrio difensivo. Ma soprattutto non prende quasi mai gol (5 in sei partite, ma pesano i due della sua prima sfida in giallorosso, quella persa contro l’Atalanta).
Insomma, affermare che Chris Smalling sia un giocatore chiave di questa Roma vuol dire non andare poi così lontani dalla realtà. E lo dimostra proprio il fatto che da quando è a sua disposizione, Fonseca non ci ha rinunciato mai, se non nella trasferta di Graz, con il Wolfsberg, per una rotazione logica nel turnover.
L’eredità di Manolas è stata già bella che assorbita, con la differenza che poi strada facendo l’inglese ha trovato anche un compagno (Mancini) con cui si integra alla perfezione, anche se oggi è costretto a giocare in mediana.
E allora il problema qual è? Nessuno, se non fosse che Smalling però non è di proprietà della Roma ma del Manchester United. E visto proprio l’impatto positivo che ha avuto con il mondo giallorosso, la Roma si sta già muovendo per capire se ci sia la possibilità di tenerlo oltre il tempo previsto. E, quindi, anche dopo il 30 giugno 2020, quando scadrà il prestito dei Red Devils.La trattativa
Nei giorni scorsi a Trigoria si è anche affacciato James Featherstone, l’agente di Smalling, per parlare con Petrachi dell’eventuale possibilità di riscattare il difensore. Che, tra l’altro, si trova anche molto bene a Roma, come ammesso da lui stesso 48 ore fa: «Mi piace molto il calcio italiano e penso che sia adatto al mio gioco. Spero di arrivare alla fine e di poter dire di aver avuto una buona stagione, che la squadra sia andata bene e che si sia raggiunto un grande successo. Avere l’opportunità di vivere la Serie A in un grande club come la Roma era una possibilità troppo importante per rifiutarla».
E infatti Chris non l’ha rifiutata, arrivando in prestito secco. Lo United, però, proprio in virtù di questo buon avvio in giallorosso sembra intenzionato a volerselo riprendere a giugno. La Roma dovrà essere brava a lavorarci su. Insistendo su due step, tra l’altro.
Il primo è proprio quello di convincere i Red Devils a venderlo, il secondo è eventualmente quello di strappare anche un buon prezzo. Insomma, le difficoltà non mancano, ma ci sono ancora tanti mesi per lavorarci. Di certo il Manchester United in questo momento valuta Smalling almeno 15-20 milioni di euro.
Molto poi dipenderà anche dall’andamento finale della stagione della Roma. Se i giallorossi dovessero riuscire a rientrare in Champions, allora gli sforzi economici potrebbero essere anche grandi. In caso contrario, bisognerà fare i conti con il bilancio e il fair play. Per provare a tenere Smalling, quindi, la base sembra essere proprio il quarto posto.
Tra l’altro, da quando è alla Roma Smalling brilla per contrasti vinti tra Serie A ed Europa League, subendo zero dribbling da parte degli avversari. Un risultato che il difensore inglese ieri ha commentato gioiosamente sui social («Non male in effetti…») e che lo mette davanti anche a un mostro sacro come van Dijk (Liverpool).
Poi, si sa, i social sono anche pieni di haters. Così è arrivato anche il commento di un tifoso («E 0% di passaggi riusciti») a cui l’account twitter della Roma in inglese (che aveva evidenziato la statistica) ha subito risposto. Così: «92% di passaggi riusciti: 259 su 282. Stavi dicendo?». Difesa d’obbligo, per la verità e per il futuro di Smalling. Che la Roma, appunto, spera sia ancora colorato di giallorosso.
(Gazzetta dello Sport)
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