(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Se non è l’ultima chiamata, poco ci manca. Nel senso che per strappare il pass per il Mondiale servirà una prestazione super, in grado di convincere il c.t. Martinez a cambiare l’idea di base che si porta dietro da un po’. Ecco perché la partita con l’Arabia Saudita del 27 marzo per Radja Nainggolan sarà quasi come una finale. Non per il valore dell’avversario, ovviamente, ma per il peso specifico che può avere per il mediano della Roma. Il Ninja, infatti, da ieri è di nuovo a Bruxelles con il Belgio. L’obiettivo è chiaramente quello di convincere il c.t. spagnolo a portarlo al Mondiale russo. E, in tal senso, le ultime prestazioni con la Roma (un gol, domenica a Crotone, e 4 assist) possono aiutare.
IL C.T. – Nainggolan è uno dei 14 giallorossi che da ieri hanno lasciato Roma, per prendere parte alle spedizioni delle rispettive nazionali (con la Roma che tornerà a lavorare domani mattina a ranghi ridotti). L’ultima sua gara con il Belgio risale addirittura al 5 giugno scorso, quando giocò un tempo nell’amichevole vinta dal Belgio per 2-1 contro la Repubblica Ceca. Poi la frattura con Martinez, dovuta a comportamenti di Radja considerati sbagliati da parte del c.t., che ha così deciso di non convocarlo per le partite di qualificazione contro Gibilterra, Grecia, Bosnia e Cipro (saltando, di fatto, due sessioni ufficiali, quella di settembre e quella di ottobre). A novembre, invece, Nainggolan era stato chiamato per i test amichevoli con Messico e Giappone, dovendo poi tornare a casa per un risentimento muscolare all’inguine. «Le mie decisioni sono in funzione dell’equilibrio di squadra – aveva detto all’epoca Martinez –. Come numero dieci abbiamo già il top, Hazard e Mertens. Nainggolan il meglio di sé nella Roma lo ha dato proprio da dieci, alle spalle di Dzeko. Ma in nazionale in quella posizione non è andato bene. So che ha potenzialità enormi, ma lui deve essere un elemento fondamentale in una rosa, non gli fa bene essere una riserva». Tradotto, o Radja diventa titolare o è meglio non portarlo.
LE SCELTE – Ed il punto è proprio questo, il rischio di una personalità esuberante che secondo il c.t. potrebbe minare il gruppo. «Da novembre si è giocato tanto, ora Nainggolan ha un’altra possibilità per far vedere ciò che può dare alla nazionale – ha detto ancora Martinez, ma questa volta pochi giorni fa –. Come ogni altro giocatore dovrà dimostrare di meritare la chiamata per il Mondiale». Non sarà facile, però, perché il c.t. del Belgio ha 28 giocatori e deve scendere a 23. I centrocampisti sono otto, di cui De Bruyne, Dembélé, Fellaini, Witsel e Tielemans sono certi del posto. L’ultima casella per la Russia se la giocano proprio Nainggolan e Defour, attualmente fuori causa per un problema alla cartilagine. Se il giocatore del Burnley recupererà in tempo, però, dovrebbe essere lui il sesto, con tanti saluti per Nainggolan. Dopo la delusione di aver perso il Mondiale brasiliano all’ultimo giro, per il Ninja sarebbe un’altra atroce beffa.
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