(Il Tempo – E. Menghi) La Roma si è «Difranceschizzata». Squadra e allenatore parlano finalmente la stessa lingua e in poco tempo le critiche sul gioco stanno sbiadendo, lasciando spazio agli applausi. «Continuiamo a vincere e spazziamo via, giorno dopo giorno, i dubbi con gli atteggiamenti giusti: per essere una grande squadra – precisa Di Francescodopo il 3-1 all’Udinese – dobbiamo ancora migliorare tanto, ma siamo sulla strada giusta. Prendere gol alla fine non mi è piaciuto, dobbiamo avere la testa nella partita per tutti i 95′: è una cosa su cui non transigo». Il tecnico abruzzese, gol della bandiera a parte, si è tolto parecchie soddisfazioni: «Quello che mi interessa, oltre la vittoria, è dare maggiore consapevolezza a quello che propongo. I ragazzi stanno assimilando, c’è la voglia di fare quello che chiedo e la predisposizione da parte di tutti al sacrificio. Ho affrontato le difficoltà con serenità, ho un po’ d’esperienza e sono convinto di quello che offro. Il giocatore diventa disponibile quando crede in qualcosa che gli fai vedere». Vedere per credere. Dzekonon sembrava convinto di poter segnare quanto l’anno scorso, ma si è smentito da solo con 6 reti in 5 partite: «Lui – ha sottolineato Di Francesco – ha sempre fatto gol e creato tantissime occasioni. L’atteggiamento in fase di non possesso fa la differenza per diventare grandi e fare il salto di qualità. Lo sta facendo e sta crescendo la sua condizione e la sua convinzione in quello che gli chiedo».
Progressi anche della difesa: «È migliorata anche più della fase offensiva. Fazio è un giocatore di spessore internazionale, deve solo affinare l’intesa con Manolas. Non posso che essere soddisfatto, adesso mi diverto anche io a veder giocare la Roma e credo che i 3 gol siano anche pochini per quello che abbiamo costruito». Due portano la firma di ElShaarawy: «È uno dei titolari. Nel mio modo di giocare è un attaccante ideale». Gli ultimi tre test sono stati stravinti dai giallorossi, che in campionato dovranno vedersela con Milane Napoli nei prossimi due turni, ma guai a parlare di avversarie più comode di altre con Di Francesco: «Le partite facili le conoscete voi, io devo difendere il lavoro di questi ragazzi. Non è mai semplice vincere quando si dà tutto per scontato. Sono convinto che questa squadra le soddisfazioni se le toglierà anche con le più forti. Col Qarabag vi assicuro che sarà dura per ambiente, contesto e il lungo viaggio». Le critiche di inizio stagione non sono piaciute a Nainggolan: «Sono arrivate troppo presto. Hanno detto che eravamo contro l’allenatore, invece ci siamo messi a disposizione. Stiamo lavorando bene, il gioco migliora. Dateci ancora tempo e perfezioneremo altre cose, possiamo divertirci. Il mercato ha rafforzato tante squadre, non è più solo un testa a testa: sarà una bella lotta». E la Roma «Difranceschiana» ha le carte in regola per partecipare.
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