Radja Nainggolan

(Corriere della Sera – L. Valdiserri) Come nelle barzellette di Pierino ci sono una notiziabuona e una cattiva. Quella buona – anzi ottima – è che Eusebio Di Francesco ha inserito Radja Nainggolan e Lorenzo Pellegrini nella lista dei convocati per Barcellona-Roma di domani sera, andata dei quarti di finale di Champions League da giocare al Camp Nou (inizio alle 20,45; diretta tv in chiaro su Canale 5 e in pay-tv su Mediaset Premium; arbitro l’olandese Makkelie). Il recupero del belga è stato, come gli accade spesso, strepitoso: per fortuna il problema muscolare che lo aveva costretto a uscire dopo un quarto d’ora contro il Bologna, sabato scorso, era soprattutto legato al traumain uno scontro di gioco. Le terapie e la tempra del Ninja hanno fatto il resto. Nainggolan è convocato e, quasi sicuramente, potrà giocare da titolare. Anche Pellegrini ieri ha fatto un pezzo di allenamento in gruppo e, con tutta probabilità, potrà andare in panchina ed essere un utilissimo cambio a centrocampo, viste le difficoltà del reparto contro il Bologna. La sorpresa, invece, può venire da Defrel: può essere lui – e non Gerson – la soluzione per sostituire Cengiz Under.

La notizia cattiva, infatti, è proprio questa: il turco è fuori dalla lista dei convocati e resterà a Trigoria per curarsi il meglio possibile. Il calendario è fittissimo e la Roma ha bisogno di tutti i suoi calciatori. L’infortunio di Under rientra nella lunghissima tradizione dei k.o. subiti dai giallorossi mentre erano in nazionale. La Turchia ha giocato due amichevoli durante la sosta: la prima contro l’Irlanda e la seconda contro il Montenegro. Cengiz ha subito in allenamento una lieve distorsione al ginocchio sinistro e la risonanza magnetica ha dato esito negativo. Il c.t. Lucescu lo ha comunque tenuto fuori dalla prima gara. Cengiz, invece, ha giocato (e segnato un bel gol) contro il Montenegro. Al ritorno a Roma, però, è entrato ai box e i nuovi esami hanno cambiato la situazione. Non è stato convocato per l’andata contro il Barça ed è in forte dubbio per la gara di campionato contro la Fiorentina e il ritorno di Champions League. Under è diventato un uomo immagine del calcio turco, particolarmente caro al premier Erdogan(vedi il saluto militare con cui ha festeggiato i gol contro il Benevento), e non ha voluto perdere tutte e due le gare della nazionale. Non ha considerato, però, che quella era un’amichevole e che la Roma era attesa dalla doppia sfida di Champions contro il Barcellona. Un eccesso di nazionalismo che pagherà prima di tutto lui, fuori dalla massima vetrina internazionale, nella partita che tutti vorrebbero giocare.



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