Radja Nainggolan

(Il Tempo – E. Menghi) Una corsa contro il tempo. Nainggolan corre in campo e «vede» il traguardo del derby, che cinque giorni fa sembrava un miraggio e adesso invece è a portata di Radja. Ieri il centrocampista si è allenato in palestra e per la prima volta anche sull’erba di Trigoria, mostrando notevoli e rapidi progressi. L’infortunio in Nazionale è avvenuto giovedì scorso, la piccola lesione all’adduttore riscontrata negli esami strumentali svolti in Belgio è stata verificata nella capitale e i nuovi controlli hanno rasserenato lo staff giallorosso, perché le fibre muscolari non si sono rotte, per cui si tratterebbe più di un’elongazione che di un vero e proprio stiramento.

Il Ninja è un’ottimista di natura e questo aiuta nel recupero-lampo: il derby è uno stimolo in più e la missione è diventata possibile. Di Francesco si è preso tempo per decidere, entro venerdì capirà se effettivamente Nainggolan è un candidato per una maglia dal 1’ contro la Lazio, o se dovrà essere prudente e schierare Pellegrini, che la delusione azzurra l’ha vissuta da casa e coi muscoli a riposo. L’obiettivo di Radja è tornare in gruppo nella rifinitura della vigilia per convincere Eusebio a fargli giocare la stracittadina, nel frattempo si gestirà e aumenterà man mano il lavoro. La corsa di ieri è stata benaugurante, ma c’è ancora molta strada da percorrere (e appena tre giorni di tempo) per dire che è fatta.

Un posto in panchina potrebbe conquistarlo anche Schick, finalmente tornato ad allenarsi con la squadra: nella seduta mattutina è sceso in campo e ha giocato pure la partitella, mentre nel pomeriggio ha svolto un programma individuale. Sembra ancora un po’ frenato nei movimenti, ma da qui a sabato può riuscire a strappare almeno la convocazione. I nazionali rientrati ieri nel quartier generale hanno fatto solo terapie e massaggi, gli azzurri El Shaarawy, Florenzi e De Rossi hanno da smaltire un doppio stress, mentale e fisico, ma soprattutto per i romani il derby può essere la motivazione giusta per ripartire.

Il jolly di Vitinia è in concorrenza con Bruno Peres per il posto da terzino destro, il brasiliano ha ripreso ad allenarsi con il gruppo lunedì e ha smaltito il guaio muscolare, per cui torna a contendere la maglia al compagno che al contrario suo ha speso molte energie in Nazionale. Capitan Daniele è rimasto in panchina nella gara di ritorno contro la Svezia e ha potuto rifiatare, ma quattro giorni dopo Roma-Lazio c’è la trasferta di Madrid e una delle due probabilmente la giocherà Gonalons al posto suo. Più probabile che a De Rossi spetti il derby. Anche perché la mediana è un rebus per Di Francesco, che oltre ad aspettare una risposta definitiva da Nainggolan dovrà testare le condizioni di Strootman, utilizzato dall’Olanda in entrambe le gare in programma in questa sosta.

Kevin rientra oggi nella capitale, assieme a Perotti, Fazio (il primo ha giocato 13’ ieri con la Nigeria, il difensore è rimasto in panchina), Alisson (titolare contro l’Inghilterra) e Lobont. Ieri è stato il turno di Moreno, Under e Skorupuski. Kolarov si sta allenando regolarmente, mentre Manolas, tornato domenica, ha goduto di un giorno di riposo lunedì e ieri non ha messo piede in campo: nessun allarme da Trigoria, chi ha avuto maggiori sollecitazioni nell’ultimo periodo ha fatto un lavoro differenziato, compreso il greco, che nello 0-0 con la Croazia aveva brillato ed era uscito stremato (nel finale aveva richiamato la panchina per chiedere il cambio, ma le sostituzioni erano già terminate). Kostas dovrebbe comunque essere confermato in difesa con uno tra Jesus e Fazio.



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