(Il Messaggero – S. Carina) C’è ricaduto un’altra volta. Nainggolan e i social, una sorta di amore-odio. Perché Radja li utilizza con la leggerezza di un ragazzo di 29 anni, dimenticandosi però a volte che lui non è un 29enne qualunque. Uno scivolone, quello di Capodanno, che non rappresenta infatti un inedito. La lista è lunghissima: dalle reiterate liti con i tifosi juventini alle risposte piccate rifilate anche a qualche sostenitore giallorosso (l’ultima dopo il ko di Madrid); dalle foto che lo ritraggono con una sigaretta in mano oppure sorseggiando un cocktail o un bicchiere di vino (non una novità per molti sportivi, ma pur sempre un’immagine sconveniente che si trasforma spesso in un boomerang), ai messaggi nemmeno troppo criptati nei confronti del ct Martinez, reo di non averlo convocato in alcune occasioni. Per carità, Radja non è l’unico nel panorama calcistico a scivoloni mediatici: basterebbe ricordare la lite di Sturaro con un dodicenne sui social di qualche settimana fa, oppure quella di Borriello con un tifoso della Spal che lo rimproverava di pensare troppo al gentil sesso, senza dimenticare Balotelli, un afecionado a questo tipo di polemiche.
VITA SPERICOLATA – Il fatto è che Radja, come SuperMario, a volte esce anche dal mondo virtuale, nel far parlare di sé. E’ accaduto nell’aprile del 2014, quando a Cagliari si scatenò il putiferio per un’accesa lite tra lui la moglie Claudia – sfociata addirittura in intervento dei Carabinieri – e soltanto in un secondo momento minimizzata dai protagonisti su Twitter. Oppure quando un anno fa, durante una serata libera concessa in Nazionale, è stato fermato di notte in stato d’ebrezza dopo una serata in un disco-pub con tutto il giallo che ne è seguito sul fatto se fosse lui o un amico alla guida dell’automobile. Ancora un colloquio, stavolta estirpato da un tifoso fuori da un locale a Roma lo scorso febbraio, con giudizi poco lusinghieri sulla Juventus. Difficile cambiarlo alla soglia dei 30anni. Prendere o lasciare.
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