Radja Nainggolan

(Il Messaggero – S. Carina) Un altro stop muscolare. L’ennesimo. Stavolta è il turno di Nainggolan che si è infortunato (mentre calciava) nell’allenamento di giovedì con la propria nazionale. Ieri è stato sottoposto ai consueti esami strumentali che hanno evidenziato – come scrive la Federcalcio belga sul proprio account ufficiale di Twitter – «una piccola lesione all’adduttore destro». L’entità, in millimetri, verrà valutata questa mattina a Trigoria, dove il calciatore è atteso per iniziare il percorso riabilitativo. La speranza dello staff medico giallorosso è quella di recuperare il centrocampista in vista del derby ma inevitabilmente, ad oggi, Radja è in forte dubbio. Anche perché la stracittadina si gioca di sabato e quattro giorni dopo c’è l’impegno a Madrid contro l’Atletico in Champions, gara che Nainggolan non vuole assolutamente perdere. Un inconveniente che Di Francesco si sarebbe risparmiato volentieri e che segue quello già riportato da El Shaarawy in azzurro, nella prima settimana di ottobre. C’è rimasto male anche il belga che, dopo due esclusioni consecutive, era stato convocato nuovamente dal ct Martinez e voleva giocarsi le sue carte in ottica mondiale nelle amichevoli contro il Messico e il Giappone. Tra l’altro il ct spagnolo aveva già annunciato che Nainggolan sarebbe partito titolare. Il fatto che il ragazzo sia stato invece costretto a tornare a Roma, senza nemmeno provare a smaltire le noie muscolari e recuperare per la gara di martedì, è indice del fatto che non si tratta di un infortunio da sottovalutare. Per una lesione di primo grado all’adduttore destro, Manolas ha impiegato un paio di settimane: infortunatosi contro il Napoli (14 ottobre) è rientrato con il Chelsea (31 ottobre). L’entità del ko di Radja dovrebbe essere minore. La corsa contro il tempo è già iniziata.

LISTA INFINITA – Con l’ultimo contrattempo, la lista degli infortuni muscolari dall’inizio della stagione a Trigoria tocca malinconicamente quota quattordici. A fine agosto si sono fatti male Peres e Nura; poi a settembre Schick (2 volte), Karsdorp, Moreno, Defrel e Perotti. Ad ottobre è stato il turno di Strootman, Pellegrini, Manolas, El Shaarawy e nuovamente Peres. Ora è toccato a Radja. «Non credo nelle casualità», ha ribadito Di Francesco in un paio di occasioni. Un primo passo per cercare di risolvere il problema che rischia altrimenti di minare la stagione.

RIENTRO ANTICIPATO – Intanto la Roma sta lavorando sotto traccia per cercare di far rientrare Kolarov in anticipo. Ieri il difensore, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, è rimasto in panchina – a differenza del laziale Milinkovic che ha disputato per intero i 90 minuti – nel successo per 2-0 della propria nazionale contro la Cina, allenata da Lippi. La diplomazia giallorossa si sta adoperando al fine di anticipare il rientro nella capitale e il buon rapporto tra il ct Muslin e il calciatore dovrebbe essere foriero (a breve) di buone notizie. Tradotto: a Trigoria si augurano che il terzino possa risparmiarsi il test amichevole di martedì contro la Corea del Sud a Pusan e tornare in Italia. Se Kolarov riuscisse nell’intento, potrebbe evitare di mettersi a disposizione di Di Francesco soltanto nella giornata di giovedì, con il peso del fuso orario e di un viaggio a dir poco stancante, a sole 48 ore dal derby.



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