Magari salendo sul treno che l’ha portato a Milano, ieri pomeriggio, Radja Nainggolan un pensiero l’avrà rivolto a 70 giorni fa, un altro San Siro, un’altra Roma, un’altra prospettiva, un’altra classifica, un altro mondo. Pure un altro Radja. Il San Siro nerazzurro ha visto Nainggolan prendersi, per qualche ora/giorno, la palma del centrocampista più forte d’Europa. Quell’Inter che è pure la squadra che ha messo Radja nella lista della spesa della prossima stagione. Nainggolan sa che il suo futuro a Roma è tutt’altro che scontato. E sa pure che la società è assai poco intenzionata a ritoccare all’insù il suo contratto.
Nel mezzo c’è la Roma e, almeno oggi, il San Siro rossonero, lì dove Radja non ha mai segnato. E la maglia che ha “rischiato” – è mancato tanto così, gennaio 2014 – di indossare. Galliani l’aveva prenotato, Sabatini l’ha portato a Trigoria. Storia di un altro Milan-Roma. Quello di stasera vale la Champions. “Ho costruito la mia casa a Roma, dove splende sempre il sole. Rinunciare a tutto questo è difficile, la vita non è solo il calcio“, ama ripetere Nainggolan. Con il secondo posto sarebbe più semplice non rinunciare. Ammesso che lo vogliano tutte le parti in causa, Roma compresa.
(Gazzetta dello Sport)
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