Prime prove di Roma a Trigoria. Aspettando che il plotone si rinsaldi, con i ritorni dei giocatori impegnati con le nazionali, Luciano Spalletti comincia a valutare i presenti in vista delle scelte per la partita di sabato prossimo a Napoli. L’orientamento dell’allenatore è cambiare il meno possibile, forse nulla, rispetto alla squadra che ha battuto l’Inter, convinto di aver trovato un assetto efficace: 4-2- 3-1 con Florenzi non più terzino e Juan Jesus a sinistra a compensare le folate di Bruno Peres sulla fascia destra.

IL DUBBIO – Il problema però è proprio il lato debole sul piano difensivo, dove il Napoli guarda caso è più forte: se piazzi Bruno Peres e Salah dalla stessa parte, magari costringi Ghoulam, Hamsik e l’esterno d’attacco di Sarri (Mertens?) a rientrare. Ma può anche succedere che si perda equilibrio. E così non può essere scartata una novità tattica, lo spostamento di Florenzi a destra con il passaggio di Salah sull’altra fascia e Perotti in mezzo. Un rimescolamento fra trequartisti per adattarsi alla forza d’urto dell’avversario. Il tutto dando per scontato che Nainggolan, ieri tornato a lavorare in gruppo a Trigoria, debba partire dalla panchina: tutto da dimostrare. Non sottovalutiamone il percorso riabilitativo, che è stato piuttosto rapido. Nainggolan, sotto tiro in Belgio per la rinuncia forzata alla nazionale, sta molto meglio rispetto a una settimana fa e si candida per giocare dall’inizio.

ANALISI – Dell’incrocio del San Paolo ha parlato ieri con fiducia Spalletti. «Non è uno snodo cruciale della stagione – ha detto a Mediaset – ma è una partita molto importante per i rispettivi ambienti: conoscendo il calore delle città, sia a Napoli che a Roma una vittoria darebbe entusiasmo ai tifosi. Dobbiamo farci trovare pronti». Migliorando la fase difensiva, prima di tutto: «Bisogna effettivamente crescere, perché sono stati lasciati troppi punti per strada. Ma in certi gol che prendiamo c’entra anche la casualità». Il Napoli ha perso Milik per almeno quattro mesi: «E’ un buon calciatore, una perdita. Ma in funzione della partita di sabato non cambia niente perché Sarri potrà utilizzare al posto di Milik un attaccante forte come Gabbiadini che non ha mai tradito le aspettative. Non mi aspetto un compito più semplice solo perché manca Milik».

IL CAPITANO – Invece su Totti, che nell’intervista a Veltroni sul nostro giornale ha confidato di pensare a un futuro da allenatore, Spalletti chiarisce: «Per il momento lo vedo calciatore: ora deve fare bene questo. A mettere le mani avanti si torna a fare quei giochini che gli tolgono forza. Ama fare questo, vuole ancora il contatto con lo spogliatoio e con l’erba: se proviamo ad accorciargli questa propensione, lui ci si attacca di più. Poi, non so se riuscirà in futuro a sentirsi in un ruolo o in un altro: deve deciderlo lui, ma qualsiasi cosa faccia, la dovrà fare con la stessa qualità con la quale ha fatto il calciatore. La Roma ha bisogno di vincere».

TRASFERTA – In vista del viaggio a Napoli, come negli ultimi due anni, la Roma si sposterà in aereo con un volo charter per questioni di sicurezza: partenza venerdì pomeriggio, ritorno sabato dopo la partita.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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