Edin Dzeko

NAPOLI ROMA – Hanno provato per anni a costruire un’alternativa credibile alla Juventus dei cannibali. Con poco successo. Ci sono riuscite solo la Roma di Garcia per una quindicina di giornate nel campionato 2013-2014 e il Napoli di Sarri nella stagione scorsa. Hanno combattuto più che altro per il secondo posto e, nel frattempo, hanno costruito due strategie diverse per restare attaccate alla miniera d’oro della Champions (la Roma ha incassato 84 milioni di euro dalla scorsa edizione) aspettando un segno di cedimento dei bianconeri.

Il Napoli è stato conservatore: poche cessioni, acquisti mirati, allenatori molto influenti (prima Benitez, poi Sarri, adesso Ancelotti) e un presidente presenzialista. La Roma ha vissuto la rivoluzione permanente: presidente oltreoceano e d.s. dominanti (prima Sabatini ora Monchi), cessioni e acquisti al confine della bulimia, tanti cambi tattici (6 allenatori diversi con la proprietà americana dal 2011).

L’ultimo calciomercato ha confermato il trend. Il Napoli ha ceduto Jorginho — tra i giocatori importanti — e acquistato Fabian Ruiz. La Roma ha fatto 11 acquisti e ha ceduto Nainggolan, Strootman e Alisson. Di Francesco si è affidato sempre più alla vecchia guardia perché i giovani non sono ancora pronti. Almeno secondo lui.

(Corriere della Sera)



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