Paulo Fonseca

NOTIZIE AS ROMA FONSECASpavaldo: Paulo Fonseca anche ieri è sembrato proprio così. Lo si legge dalle righe della sua prima intervista rilasciata al sito del club dopo aver raggiunto Londra per conoscere di persona James Pallotta. Il presidente ha dato il benvenuto ufficiale a Paulo Fonseca con un pranzo in zona Mayfair, dove ci sono anche gli uffici della Raptor: lì già da martedì vanno in scena riunioni su riunioni con il Ceo Guido Fienga e il direttore commerciale Francesco Calvo.

Al tavolo, con Pallotta e il tecnico portoghese c’erano anche loro due, ovviamente, insieme al consulente personale del presidente Franco Baldini, all’uomo di fiducia Alex Zecca ed a Nuno Romano, l’assistente di Fonseca. Alla fine Pallotta ne ha tratto un’impressione molto positiva, anche perché Fonseca parla un inglese fluente e questo ha favorito l’approccio e la conoscenza.

Si è parlato ovviamente della Roma del futuro, di come verrà costruite e di come poterla rinforzare. Ad iniziare dal brasiliano Ismaily, il terzino sinistro che Fonseca aveva allo Shakhtar e che anche ieri ha chiesto alla Roma di poter avere ancora con sé nell’avventura capitolina. L’operazione però non è facile, perché Ismaily costa tanto (tra i 18 ed i 20 milioni di euro, da questo punto di vista lo Shakhtar è un osso duro) ed ha 29 anni, il che fa sì che il prezzo del cartellino sia difficilmente ammortizzabile. Poi, dopo il pranzo, Fonseca ha salutato tutti e lasciato Londra per proseguire le sue vacanze. Dove, tra l’altro, verrà probabilmente seguito da tantissimi tifosi della Roma, in caso di post su Instagram.

Il suo profilo, infatti, da quando è allenatore della Roma ha già raddoppiato i followers, passando dai 19mila precedenti ad oltre 41mila in appena 4 giorni. Nella Capitale dovrebbe sbarcare intorno al 20 giugno, qualche giorno prima della partenza ufficiale. “Sono contento ed emozionato per questa nuova sfida – ha detto il portoghese al sito della Roma –. Sin dal primo momento non ho mai avuto dubbi sull’opportunità di venire alla Roma, dove voglio costruire qualcosa che porti fiducia ed entusiasmo. La Roma è uno dei migliori club europei. Io sono un allenatore molto ambizioso, volevo allenare in uno dei migliori tornei d’Europa. E ho scelto la Roma per realizzare questo sogno. Il calcio italiano mi entusiasma, è tattico, ogni partita rappresenta una sfida importante. È tornato Conte, forse tornerà anche Sarri. Ma io adoro le sfide e voglio sorprendere i miei avversari”. E ancora: “Voglio una squadra coraggiosa, a prescindere che si affronti una grande o una piccola. E voglio un calcio che renda orgogliosi i nostri tifosi. Vogliamo vincere, ma con un gioco di qualità. Quella qualità che in questa squadra c’è già. Credo che molti dei calciatori in rosa abbiano già le doti per un gioco che ci permetta di dominare gli avversari”. Spavalderia, appunto. Quella che va cercando adesso la Roma.

(Gazzetta dello Sport)



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