Roberto Mancini

ULTIME NOTIZIE ITALIA NATIONS LEAGUE – Si era capito da tempo, almeno dal settembre nero che le era toccato da fresca campione d’Europa, che per la Nazionale era iniziato uno di quei periodi in cui la legge di Murphy ti scarica addosso tutta la sua geometrica potenza, e l’unica è rimpannucciarsi in attesa di tempi migliori, scrive Il Messaggero.

Dopo i rigori decisivi sbagliati da Jorginho contro la Svizzera e il sorteggio per i playoff mondiali che ci ha regalato Macedonia e magari il Portogallo, pure l’urna di Nyon per i gironi della Serie A di Nations League 2022-2023 ha mostrato la faccia feroce agli azzurri, perché in questi mesi se una cosa può andar male, ci andrà.

Da semifinalista dell’ultima edizione, l’Italia era in prima fascia, e gli spauracchi del sorteggio erano Germania e Inghilterra, in seconda e in terza: quindi sono capitati proprio tedeschi e inglesi, cioè le migliori nazionali d’Europa insieme a Francia, Spagna e Belgio (che erano in prima fascia con l’Italia) mentre la quarta del girone sarà l’Ungheria allenata dall’italiano Marco Rossi, ex compagno di Roberto Mancini nella Sampdoria.

Il sorteggio è stato effettuato nella stessa sede di quello di lunedì scorso per la Champions che fu ripetuto per un errore, e con due dei quattro presenti al pasticcio (il vicesegretario Uefa Marchetti e il presentatore Pinto), mentre a estrarre le palline c’erano gli ex calciatori Pires e Mendieta: stavolta è andato tutto liscio. «È un bel gruppo, divertente», ha commentato il ct Mancini. Si giocheranno sei partite, quattro tra il 2 e il 14 giugno 2022, le altre due tra il 5 e il 27 settembre, poi la prima di ognuno dei quattro gironi accederà alle semifinali, nel 2023.

La doppia sfida contro l’Inghilterra è chiaramente il clou perché è la rivincita della finale europea di Wembley, mentre la Germania è un avversario inedito per il ct Mancini, che ai tedeschi segnò un famoso gol agli Europei 1988, seguito da esultanza con sberleffi e paroloni verso la tribuna stampa: altri tempi, eroici. Sarà un giugno pieno per l’Italia, che il primo del mese giocherà a Londra un’altra amichevole di lusso, contro l’Argentina, sfida tra campioni d’Europa e del Sudamerica. Ma a giugno, oggettivamente, nessuno pensa ora.

Ciò che preme è la qualificazione ai Mondiali, che si decide a marzo (Italia-Macedonia a Palermo il 24, eventuale finale il 29), e che sarà preparata al massimo con uno stage a gennaio, visto che di spostare il campionato non se n’è mai parlato davvero. Tira aria di rinforzi attraverso oriundi e assimilati, l’unico calciomercato concesso alle federazioni: Joao Pedro e Luiz Felipe sono in rampa di lancio per lo stage, brasiliani azzurrabili, come fu Jorginho.



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