ROME, ITALY - MARCH 16: Mouctar Diakhaby of Olympique Lyonnais competes for the ball with Kevin Strootman and Bruno Peres of AS Roma during the UEFA Europa League Round of 16 second leg match between AS Roma and Olympique Lyonnais at Stadio Olimpico on March 16, 2017 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images )

Da una parte Bruno Peres, il capro espiatorio dell’eliminazione contro il Lione, dall’altra il giocatore prima considerato oggetto misterioso e oggi, visto dai tifosi quasi come un salvatore della patria. E pazienza se Clement Grenier sconosciuto non lo è davvero, perché se gli infortuni non lo avessero fermato avrebbe fatto tutt’altro tipo di carriera.

Il brasiliano, indubbiamente, è stato uno dei peggiori contro il Lione. Quel palleggio al limite dell’area con un tiro che è stato un passaggio al portiere ha indispettito e non poco Spalletti, che infatti 2’ dopo lo ha cambiato con El Shaarawy. Ma a mandare su tutte le furie il tecnico è stato l’atteggiamento al momento della sostituzione: nessun saluto al compagno, il giaccone gettato a terra, la mancata stretta di mano a lui. Spalletti si è girato, lo ha puntato col dito e Peres, a testa bassa, si è alzato e la mano gliel’ha stretta. Se sarà multato non è chiaro (il club non conferma e non smentisce), ma con Spalletti certi comportamenti non passano. Oltretutto Peres, in dubbio fino alla vigilia per un problema muscolare, potrebbe fermarsi per mettersi a posto fisicamente, tanto da qui a giugno la Roma giocherà soltanto una volta a settimana, eccezion fatta per il derby del 4 aprile contro la Lazio in Coppa Italia.

Clement Grenier con la Roma è sceso in campo appena due volte, nel recupero contro la Fiorentina il 7 febbraio e per 65’ contro il Palermo domenica scorsa. Ed è stato uno dei migliori: che avesse talento era cosa nota, un mese e mezzo di allenamenti con la Roma lo ha rimesso a posto anche fisicamente ed è sembrato quel regista dai piedi buoni che la squadra, dopo l’addio di Pjanic, non ha più. Ha fornito uno splendido assist per il gol di El Shaarawy e non si è certo fermato lì: ha creato 4 occasioni da gol, recuperato 9 palloni e anche se serviranno test più probanti in cui vederlo all’opera, ha dimostrato di poter dare una mano da qui a fine stagione, sperando di convincere la Roma a riscattarlo. «Sono qui per questo e sono pronto a dare una mano», ha garantito il francese, che spera di avere domani un’occasione dal primo minuto contro il Sassuolo.

(Gazzetta dello Sport)



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