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Rassegna stampa

Non è una Roma da “corto muso”. Il problema è concretizzare le occasioni

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AS ROMA NEWS NAPOLI MOURINHO SPALLETTI – La Roma ha vinto 7 partite in campionato, 6 con un solo gol di scarto: Salernitana-Roma 0-1; Roma-Cremonese 1-0; Empoli-Roma 1-2; Inter-Roma 1-2; Roma-Lecce 2-1; Sampdoria-Roma 0-1. Fa eccezione solo Roma-Monza, alla quarta giornata, finita 3-0, scrive il Corriere della Sera. Queste cifre giustificano la definizione di “cinica” che molti danno alla squadra di Mourinho?

Peggio tratti i numeri e più ti diranno quello che vuoi, così non sorprende che parlando del big match di domenica, cioè Roma-Napoli, l’ex capitano degli azzurri, Bruscolotti, abbia espresso questo desiderio: “Speriamo che Mourinho non parcheggi ancora una volta il pullman davanti alla porta”. Come se sapersi difendere fosse un difetto e non un pregio.

La Roma, in realtà, è esattamente il contrario del “corto muso”. La partita contro la Samp doveva finire 2-0 o 3-0. Bastava che Belotti e Zaniolo sfruttassero anche solo una parte delle occasioni da gol create nel secondo tempo, quando la Sampdoria ha dovuto concedere spazio. Nel primo tempo, Stankovic aveva difeso lo 0-1 e, dopo essere passata in vantaggio al 9’, non era certo la Roma che doveva attaccare e scoprirsi.

Il sito Serie A xG calcola la classifica attraverso gli expected gol, cioè i tiri verso la porta avversaria con la più alta percentuale di realizzazione. Secondo questa rilevazione – discutibile come tutte le statistiche ma realizzata con criteri analitici e non “a sensazione” – la Roma dovrebbe essere prima in classifica, con un punto di vantaggio sul Napoli.

Il fatto che la classifica vera veda Spalletti a +4 è il miglior complimento per i giocatori del Napoli, evidentemente capaci di segnare di più e anche in situazioni non semplici. Va da sé, proprio come le classifiche realizzate “alla moviola”, quelle sì senza fondamento, che anche quella degli expected gol abbia una tara: una squadra può difendere un pareggio contro un’avversaria che si è divorata tre gol ma di sicuro non lo farebbe se una di quelle occasioni fosse stata realizzata.

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Non ci vogliono analisi raffinate per dire che il Napoli gioca un calcio più attrattivo della Roma. In tutta la sua carriera Spalletti ha sempre messo in campo squadre che producevano molto; Mourinho ha cercato l’equilibrio, venendo premiato da una bacheca che non ha eguali in Serie A e che ne ha pochissimi al mondo. Più interessante della divisione giochisti/risultatisti è semmai vedere come lo Special One abbia cambiato la squadra dopo gli infortuni di Dybala e Wijnaldum. Da una Roma che voleva mettere in campo un quintetto magico – Pellegrini, Wijnaldum, Zaniolo, Dybala e Abraham – si è passati a un 3-5-2 con il doppio centravanti. Chi ama il calcio aspetta con impazienza le mosse dei due tecnici, domenica sera.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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