Totti non fa 250, ma la Roma fa 13 e Spalletti raggiunge le 100 vittorie sulla panchina giallorossa. Questione di dettagli, la pura sostanza è che il poker rifilato al povero Crotone vuol dire tre punti, ma anche il platonico titolo di attacco più prolifico del campionato, grazie allo zero assoluto prodotto dal Napoli a Genova. Pazienza se il capitano, comunque uno dei migliori insieme a El Shaarawy, Salah e Dzeko, non si avvicina a Piola nella classifica dei marcatori della A di tutti i tempi, l’importante per la Roma era ripartire dopo il doloroso passo falso di Firenze. Secondo i calcoli spallettiani, l’abbinamento Crotone-turno infrasettimanale val bene qualche esperimento: Roma a trazione più anteriore del solito, con Salah, Totti (titolare a cinque giorni dal quarantesimo compleanno), El Shaarawy e Dzeko tutti insieme appassionatamente, e con De Rossi, Nainggolan e Perotti dirottati in panca.
Nonostante la continua e ancora infruttuosa di altre forme di vita giallorosse avvicinabili al capitano quasi quarantenne, la maggioranza bulgara di tutti i palloni transitano ancora dalle sue parti. Rinviato il 250º gol – Qualcosa, però, passa pure per i piedi di Paredes, ispiratore del palo incocciato da Dzeko nelle prime battute. La Roma, alternando una decina di minuti a ritmi alti ad altrettanti molto più balneari, lancia l’amo, il Crotone abbocca e mette la testa fuori: il rischio, corso in un paio di circostanze con Salzano e Palladino, vale la candela e la partita cambia di colpo. All’improvviso, quasi d’incanto, tutto diventa facilissimo per la banda di Spalletti: spazi illimitati sugli esterni per la coppia Salah-El Shaarawy e libertà di manovra per le vie centrali anche per Totti, Dzeko e Paredes. Le logiche conseguenze del Crotone intrappolato all’angolo sono le due a stoccate a segno, nel giro di undici minuti, di El Shaarawy e Salah, ritornati finalmente ai livelli aurei della passata stagione. L’uno-due prima del riposo basta e avanza per ipotecare abbondantemente i tre punti, ma non per completare tutte le missioni di giornata.
Per la perfezione ricercata da Spalletti servirebbero anche la rete numero 250 in A per Totti, almeno un gol da Dzeko e la porta inviolata (evento capitato solo alla prima giornata con l’Udinese). Missione quasi compiuta: il bosniaco infila una salutare doppietta nella ripresa (4 gol in campionato), Szczesny neutralizza persino un rigore a Palladino e Totti non segna, ma si diverte e fa divertire, come sempre, ispirando i compagni (leggasi assist da manuale per il 3-0 di Dzeko) e infiammando l’Olimpico. La cifra tonda dei 250 gol può aspettare, ma l’appuntamento è solo rinviato.
(La Stampa – M. De Santis)
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