Leonardo Spinazzola

CALCIOMERCATO AS ROMA SPINAZZOLA KARSDORP – Ok l’attaccante, è una priorità. Così come le cessioni, sono una stretta necessità. Poi, la costruzione della rosa per la prossima stagione passa anche da altro. L’incognita, al momento, riguarda le fasce. Sia se si voglia giocare a tre o se si voglia tornare a una difesa a quattro, scrive Il Messaggero.

In quest’ultimo caso, la batteria dei terzini è insufficiente, perché pochi sono adatti a giocarci, e sono Celik, Karsdorp e Spinazzola e nessuno convince a pieno. Il turco ha un contratto lungo (2026) ed è l’unico acquisto della passata estate, i famosi sette milioni che sono finiti sulla bocca di Mourinho, ed è nato il mercatino.

Poi c’è Karsdorp (ha ancora due anni di contratto e non vuole andare via), che lo scorso novembre era stato messo fuori rosa dopo un pesante litigio con l’allenatore («è un traditore», disse il tecnico dopo il pareggio di Reggio Emilia): Rick contro il Sassuolo era entrato in campo demotivato e questo ha mandato Mou su tutte le furie e lui fuori squadra. Poi, l’olandese è stato reintegrato e si è di nuovo infortunato.

Da traditore ha saltato otto partite di campionato, dal 13 novembre al 2 di febbraio, per infortunio ne ha mancate quattordici, in coppa ha giocato quattro gare. Quindi, c’è Spinazzola: lui il vero titolare sulla fascia sinistra, però ha il contratto in scadenza tra un anno e la Roma, a quanto pare, non ha intenzione di rinnovarlo.

Il rendimento di questi tre calciatori, per motivi diversi, non è stato esaltante e Mou vuole maggiori garanzie da quel reparto, che ha visto durante la sua gestione crescere altri due calciatori come esterni, El Shaarawy e Zalewski. Stephan è un attaccante e Nicola un ex trequartista, di sicuro non hanno sfigurato (anche se il polacco non ha ripetuto il rendimento della stagione precedente), ma sono due “adattati”, che vanno meglio come quinti. ElSha ha dimostrato di dare il meglio di sé solo a sinistra, mentre Zalewski quest’anno è stato sballottato su entrambe le fasce.

Ci sta che motivi soprattutto contrattuali, un indiziato a partire sia proprio Spinazzola. Se non rinnova, la Roma rischia di perderlo a parametro zero la prossima stagione. Se mai arrivasse un’offerta, Spina verrebbe ceduto, così come Karsdorp e stesso dicasi per Celik, che però è l’unico investimento fatto e molto dipenderà dai costi dell’eventuale operazione in uscita. Zalewski è quello che, economicamente, vale di più, ma al momento nessuno nella Roma ha intenzione di privarsene.

Ma gli incedibili, come noto, esistono solo fino a prova contraria e anche per lui vale lo stesso discorso: dipenderà dalle offerte, sempre se arriveranno. Un esterno in più è Viña, di ritorno dall’Inghilterra ma di passaggio. Un terzino che piace a Trigoria è Pasquale Mazzocchi (Salernitana): c’è la concorrenza del Milan. I costi non sono bassi ma Tiago Pinto ha in mano giovani da proporre a Morgan De Sanctis come contropartite tecniche, uno di questi è Tahirovic che, dopo l’arrivo di Aouar e quello possibile di Tielemans non avrebbe spazio e modo per crescere.

El Shaarawy merita un capitolo a parte. Al di là della sua utilità come esterno, il Faraone è stato uno dei migliori attaccanti dell’ultima parte della stagione (9 gol e quattro assist). Dal primo luglio sarebbe libero e la Roma sta cercando di tenerlo e lui ne sarebbe felice. Stephan non ha mai creato problemi. L’unico è che guadagna troppo (3,5 milioni) e vista l’età, a ottobre compirà 31 anni, il club propone un contratto a ribasso (intorno ai 2). Si tratta, con ottime possibilità di arrivare alla fumata bianca.

La questione eventuali sostituti per il ruolo di esterni (dipenderà da chi e quanti partiranno), non è ancora chiara (le priorità al momento sono le cessioni), a parte Mazzocchi la Roma sta sondando il terreno degli esterni da un po’ di tempo: i nomi vanno da Nelson Semedo (Wolverhampton) a Singo (Torino), da Alejandro Grimaldo (Benfica, a scadenza) a Pervis Estupiñán (Brighton).



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