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Rassegna stampa

Nuovi stadi… USA e vinci, strategie opposte: la Roma accelera, Fiorentina in stallo

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ULTIME NOTIZIE STADIO DELLA ROMA FRIEDKIN – Ipotesi. Gli stadi hanno generalmente forma circolare, forse sarà per questo che è facile ritrovarsi inaspettatamente al punto di partenza. Ecco, Fiorentina e Roma, in fondo, si ritrovano stasera a condividere almeno un paio di cose: la malinconia per le due ultime sconfitte (contro Udinese e Milan) e poi proprio la questione stadi, che hanno visto le due proprietà Usa trovarsi ad affrontare problemi analoghi, anche se declinati in modo differente, scrive la Gazzetta dello Sport.

Ma se Rocco Commisso, dopo un breve flirt, è andato in rotta di collisione con la politica fiorentina, Dan Friedkin ha accantonato il progetto ereditato da Pallotta su Tor di Valle, per puntare a costruire il solo stadio (senza centri commerciali) in un’area che fin dal principio sia gradita anche al Comune.

E allora cominciamo da qui, cioè dall’incontro di un’ora, molto cordiale, che ieri è andato in scena in Campidoglio tra il presidente della Roma e la sindaca Raggi. Il numero uno del club, accompagnato dai dirigenti Fienga e Scalera, ha ribadito alla Prima Cittadina e al Capo Gabinetto, Stefano Castiglione, i motivi del no al vecchio progetto, ormai diseconomico, ma ha anche detto chiaro: «La Roma vuole un nuovo stadio di proprietà», moderno, ecosostenibile e integrato col territorio, cioè già servito da infrastrutture.

La Raggi ha mostrato una disponibilità piaciuta a Friedkin. Entrambi hanno convenuto sul fatto che bisognerà prima chiudere l’iter per Tor di Valle, cosa che prenderà circa un mese. Su questo fronte, poi il club non è affatto preoccupato della possibile azione legale di Eurnova, ex proponente del vecchio progetto, così come credono che il ceco Vitek non si unirà all’azione.

Infine, l’amministrazione ha ribadito che esiste già un dossier su 18 aree che può essere una base di lavoro. Il timing di massima, comunque, dovrebbe essere confermato: due anni per le autorizzazioni e due per la costruzione. Apertura prevista: 2026.

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Aria diversa, invece, si respira a Firenze. Oltre al rendimento della squadra, lo stadio è un’altra ferita per Commisso. Se il Viola Park (da 85 milioni) sarà pronto tra un anno e mezzo, per l’impianto si va in salita. Il Comune porterà avanti il restyling del Franchi (5-6 anni almeno), ma non ha la certezza di avere una squadra di Serie A che possa utilizzarlo.

Dall’altra parte c’è Commisso che ha chiuso all’ipotesi Franchi, però non ha un’area dove poter realizzare in tempi più rapidi un nuovo impianto. Difficile in questo momento ipotizzare quale potrebbe essere un punto di compromesso. Tra un anno Comune e Fiorentina dovranno ridiscutere dell’affitto del Franchi. Chissà se nel frattempo l’ipotesi nuovo stadio a Campi avrà preso corpo.

Intanto ieri, dall’America, il presidente ha parlato alla squadra, ricordando che ha investito tanto, ha sempre difeso tutti, ma non sa fino a quando potrà farlo, se le cose continueranno così. Il presidente ha anche sottolineato come, con la Roma, ci sarà già una grande occasione di riscatto, da affrontare con rabbia agonistica sin dall’inizio, anche per i tifosi, che sono sempre vicini. Sarà importante giocare col cuore e cercare il risultato, anche perché da quando è qui non ha mai raccolto punti con le romane. E se a questa amarezza di aggiunge anche lo stadio…

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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