ULTIME NOTIZIE STADIO DELLA ROMA EX VELODROMO – Non si vive di solo calcio mercato. Così suscita interesse che lo sceicco Nasser Al-Khelaifi, proprietario del Psg, sia da tre giorni a Roma solo per vacanze. Vero? il club giallorosso smentisce qualsiasi contatto anche sul fronte delle sponsorizzazioni («non se ne occupa certamente lui», spiegano) così come fa l’entourage dello sceicco, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ma una cosa è certa: le questioni societarie non vanno mai in vacanza e così il nuovo stadio ruba la scena. Ad esempio, se al momento l’area della Tiburtina (ex Centro Carni) sembra avere meno vincoli di Ostiense (Gazometro ed ex Mercati generali) e Torre Spaccata (ci sono scavi archeologici), sembrano in risalita le azioni della zona Eur.
L’area dell’ex Velodromo da circa 18.000 posti – demolito nel 2008 – è sempre stata monitorata, ma il limite sembrava essere nel poco spazio che rimarrebbe intorno all’eventuale nuovo stadio. Grazie alla collaborazione fra Comune ed Eur Spa, però, sembrano essere state individuate alcuni spazi adiacenti, di proprietà pubblica, che potrebbero consentire di sistema la questione parcheggi, ampliando così lo spazio a disposizione. Basterà? Occorrerà studiare la fattibilità, ma è senz’altro una buona notizia, che dimostra come la nuova proprietà abbia davvero intenzione di stringere i tempi, appena ce ne sarà la possibilità.
Sempre sul fronte stadio, ieri il vice sindaco Pietro Calabrese, non lesinando critiche alla gestione Pallotta, conferma l’interesse del Comune. «Non solo per realizzare lo stadio per la Roma, ma anche per la Lazio – dice a Nsl radio – Si farà? Noi abbiamo sempre detto che gli imprenditori devono avere la capacità di mantenere fede agli impegni. Quando ci fu l’accordo con la Roma ed Eurnova c’erano Parnasi e Baldissoni e io feci una battuta: “Ora facciamo lo stadio, ma voi mettete su una squadra in grado di vincere”. Devo dire che, da parte della ex proprietà, tutto questo grande sforzo per costruirla non c’è stato. Lo stesso discorso vale anche per lo stadio: non c’è stato tutto questo grande interesse per realizzarlo altrimenti si sarebbe scelto un partner un po’ più affidabile. Non basta soltanto fare i progetti, ma serve la capacità di portarli avanti. Se poi non c’è neanche la disponibilità dei terreni, di cosa stiamo parlando? Come se dicessi che porto a Roma due tra i top 10 giocatori del mondo e poi non ho la capacità di pagarli», ha concluso Calabrese. Parole dure, ma ormai è solo il futuro che conta.
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