Patrik Schick

(La Repubblica – F. Ferrazza) Non trova pace l’inserimento di Patrik Schick. Dopo l’esordio di sabato scorso, nella parte finale di Roma-Verona, l’attaccante è costretto a un altro stop, a causa di un risentimento muscolare al retto femorale sinistro, dopo quello che lo aveva fermato prima del debutto stagionale in Champions, contro l’Atletico, per un edema alla stessa gamba di adesso. Schick salterà la trasferta di domani a Benevento. L’ infortunio leva a Di Francesco un’importante alternativa in attacco, ritardando l’inserimento del ceco che, per il tecnico, è ancora indietro nella condizione fisica.

Problemi anche per Nainggolan, a causa di un affaticamento all’adduttore. Oggi se ne valuteranno le condizioni, ma è a rischio partenza. Tornerà titolare a centrocampo, invece — dopo un turno di riposo a favore di Pellegrini — Strootman. L’olandese (nella foto), in un botta e risposta con i tifosi sui social romanisti, ha una convinzione: «Il campionato quest’anno è più difficile. Ci siamo noi, il Napoli, la Juve, ma anche il Milan, l’Inter e la Lazio: non sarà semplice. Però bisogna aspettare per vedere i veri valori del campo, se ne potrà riparlare concretamente a gennaio». Domani sera Benevento, sabato pomeriggio l’Udinese, all’Olimpico, prima della partenza per Baku, dove la Roma affronterà il Qarabag mercoledì 27 settembre (i biglietti del settore ospiti sono curiosamente venduti al prezzo di 1,50 euro). «Arriveremo dopo un viaggio molto lungo e loro vorranno fare bene in casa: non sarà facile per niente», continua Strootman, che indica Kolarov come «il compagno più cattivo», in Manolas «quello a volte più pesante» e in Nainggolan “Il più casinaro”.

Restando al centrocampo, chissà se tra domani e sabato esordirà in giallorosso Gonalons. Il francese a Canal Plus, non nasconde il suo amore per il Lione. «Tornarci? È un mio desiderio e il club non ha chiuso la porta. Avrei voluto essere il Totti di Lione».



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