Il brasiliano Felipe, ex Corinthians, ha parlato chiaro ieri: «Andiamo a Roma per vincere». Per battere l’Estoril però, a 6 minuti dalle fine, è servito un colpo di testa di André Silva, attaccante classe 1995, in prima squadra da gennaio scorso. André è di Baguim do Monte, 15 km da Oporto, cresciuto calcisticamente 7 anni nella vicina Salgueiros, alla quale è stato sottratto a 16 anni nel 2011 per soli mille euro. Ha rinnovato il contratto fino al 2021 (con clausula di rescissione di 60 milioni di euro), dicendosi «orgoglioso di continuare a far parte di questo club». Nuno Espirito Santo ha raffreddato gli entusiasmi, dicendo che «è un giocatore che deve ancora crescere, anche se è molto importante per noi». Espirito Santo con l’Estoril sabato ha fatto 4 cambi rispetto al preliminare di Champions, ma è probabile che i «nuovi» vengano confermati domani contro la Roma. In ballottaggio a centrocampo il 19enne Ruben Neves (che all’andata c’è rimasto molto male per essere finito in panchina) con Danilo Pereira, e Silvestre Varela con lo spagnolo Adrian in fascia destra. Intanto la certezza è André Silva.

(Gazzetta dello Sport)



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