Valerio Verre, centrocampista del Pescara

L’ex più famoso sta in pan­china: Zdenek Zeman. Non ha vinto niente il boemo e la sua ultima avventura giallorossa, 4 an­ni fa, è stata falli­mentare, con l’esonero a metà stagione per la­sciar posto ad An­dreazzoli, oggi collaboratore tecnico proprio di Spalletti. Ma almeno a livello economico la Roma gli deve tanto. Il boemo ha convinto Sabatini a riportare a casa Florenzi e ha contribuito non poco all’esplosione di La­mela e alla scoperta di Mar­quinhos.

Zeman, però, non sarà l’unico ex che la Romaincrocerà lunedì sera al­l’Adriatico: dal più piccolo, Vale­rio Verre, al più grande Cesare Bovo, sono 5 i gio­catori con un tra­scorso in giallo­rosso che Spallet­ti troverà, chi più chi meno, sulla strada per il secondo posto. Il più esperto è pro­prio il difensore centrale, 11 pre­senze quest’anno con il Pescara, 36 con la Roma di Spalletti (dopo l’esordio del 2002), che magari lo impiega­va poco ma lo elogiava per il suo atteggiamento da profes­sionista. Stessa età di Bovo, 34 anni, è un ex ma con la Roma non ha mai esordito in prima squadra Simone Pepe, classe 1983 come De Rossi, 12 presen­ze senza mai segnare.

È andata meglio la stagione di Gianluca Caprari: trenta partite, 8 reti. Se l’attacco del Pescara ha un vol­to è il suo, visto che Zeman, quando era a disposizione, gli ha risparmiato solo un quarto d’ora con il Milan. Gioca un po’ meno Verre, che nelle ultime 3 è sceso in campo per poco più di mezzora. L’ultimo ex è Alessandro Crescenzi, nato nel 1991 come Florenzi, terzino che con Zeman sta più in pan­china che in campo. A regalar­gli l’esordio, nel 2009, è stato proprio Spalletti.

(Gazzetta dello Sport)



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