(Il Messaggero) Sarà deprimente vedere questa sera il Napoli primo in classifica affrontare la Roma, seconda forza dello scorso campionato, davanti ad appena 35mila spettatori (14 mila tagliandi venduti). E sarà impossibile non fare il confronto con il derby tra Inter e Milan di domani alle 20.45, che ha battuto il record di incassi in Serie A con gli oltre 4,5 milioni di euro di ricavato per biglietti venduti. Sugli spalti di San Siro ci saranno più di 78 mila persone, un vero e proprio evento internazionale messo in piedi nonostante l’impegno delle tv privateche hanno predisposto decine di telecamere per offrire un’esperienza mozzafiato dal divano. Una cosa del genere a Roma è accaduta lo scorso 28 maggio quando all’Olimpico andava in scena l’addio al calcio di Francesco Totti: 59.716 tagliandi venduti e stadio sold out per salutare chi ha contribuito a rendere grande il club di Pallotta.
STADIO INACCESSIBILE – Oltre alle difficoltà nel creare l’evento, però, c’è da sottolineare che lo stadio Olimpico non è facilmente raggiungibile come San Siro: mentre a Milano la metropolitana arriva a pochi metri dagli spalti, a Roma bisogna accontentarsi degli autobus, inoltre parcheggiare è diventato quasi impossibile e chi ha la fortuna di trovare un posto per l’auto deve percorrere uno o due chilometri a piedi. A non aiutare sono anche i prezzi dei biglietti: i tifosi, dovendo scegliere, preferiscono gustarsi il match di Champions League contro il Chelsea del 31 ottobre – Olimpico già a quota 37mila – che acquistare un tagliando per Roma-Napoli. Un po’ di dati: gli abbonati sono quota 21.030, la partita con l’Inter è stata quella con più presenze (49.388 spettatori, 28.818 biglietti staccati), contro il Verona 29.045 tifosi, con l’Udinese 32.457, mentre con l’Atletico 36.604. Di Francesco ha provato a dare una spiegazione: «Parliamo tanto ma facciamo poco, mi dispiace perché ero abituato a uno stadio caldo, ma questo è un problema del sistema italiano».
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