Le barriere cadono, prima o poi. Ed è così anche per lo Stadio Olimpico che, dopo stagioni di proteste e curve vuote, ora torna alle origini. Come annunciato, sono iniziati infatti i lavori di rimozione delle barriere installate un anno e mezzo fa: si parte dalla Curva Nord, mentre domenica e lunedì sarà la volta della Sud. L’intervento andrà avanti a ritmi serrati nei prossimi giorni per far sì che, in vista del derby di Coppa Italia, le curve siano libere. La stracittadina infatti è prevista per martedì prossimo, 4 aprile. Non sarà possibile, probabilmente, rimuoverle tutte prima del match Roma-Empoli, sabato sera all’Olimpico, quando potrebbe restare chiusa la Curva Nord. La decisione è stata presa dalla Questura di Roma dopo il sopralluogo a cui hanno partecipato Coni, Prefettura e Vigili del Fuoco. Martedì si è svolta un’ulteriore riunione della commissione di vigilanza e diverse valutazioni tecniche sull’abolizione dei divisori in vetro. All’esterno della curva resteranno i separatori, salvo qualche modifica, e resterà la scala interna, gli steward previsti saranno circa 50 e saranno potenziate anche le telecamere. Per la prima volta, quindi, dopo 18 mesi torneranno in curva anche i gruppi organizzati della tifoseria romanista. E dal Campidoglio parte l’idea per una curva “in piedi” come è sempre stata, prima delle nuove norme: «Lavoriamo per realizzare una standing area nelle due curve — ha spiegato il presidente della commissione sport del Comune, Angelo Diario — a metà maggio inviteremo Coni, Figc, Roma, Lazio e tifo organizzato, per valutare la possibilità di avere una zona dove seguire le partite senza dover necessariamente restare seduti»
(Leggo – G. Parini)
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