Via le barriere, ecco le telecamere. Le curve dell’Olimpico si preparano all’ennesima rivoluzione determinata ancora una volta da Franco Gabrielli (ex Prefetto, oggi Capo della Polizia), dalla Questura e dalla Prefettura che hanno così messo in pratica il volere di Lotti nuovo Ministro allo sport del governo Gentiloni. L’obiettivo di Lotti è la rimozione totale dei famigerati divisori che hanno portato i gruppi organizzati di Roma e Lazio a disertare lo stadio per quasi due anni. Ieri durante una riunione tecnica avvenuta in Questura sono state stabiliti tempi e modalità del primo abbassamento delle barriere che avverrà a partire dal 24 febbraio in Curva Sud (rimarrà chiusa agli spettatori per Lazio-Udinese) così da poter completare i lavori anche in Nord in vista del derby d’andata Lazio-Roma di Coppa Italia del 1° marzo. Solo successivamente, e se non avverranno incidenti o violazioni, si procederà alla rimozione totale delle vetrate nei due settori popolari. L’obiettivo è toglierle in vista del derby di ritorno del 4 aprile.
Nella riunione tecnica è stato decisa anche la rimodulazione del servizio degli steward (che non formeranno più il cordone divisorio a metà delle curve) e l’utilizzo di nuove telecamere «dedicate in via esclusiva alla zona centrale delle curve» per controllare il comportamento degli ultrà di Roma e Lazio. Una condizione necessaria per la futura rimozione delle barriere. Resterà invariato il sistema di afflusso con le bolle di prefiltraggio e le due vie di accesso ai lati delle curve. Alla riunione hanno preso parte oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, il Coni e i responsabilità della sicurezza di Roma e Lazio. «In apertura – ha sottolineato la Questura – è stato dato atto dell’impegno, da tutti perseguito, negli ultimi due anni, tale da azzerare totalmente l’incidentistica dell’Olimpico, in passato segnato da gravi criticità». Gli ultras (almeno quelli romanisti) tuttavia non torneranno con le barriere abbassate, ma attenderanno la totale rimozione.
(Leggo – F. Balzani)
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