Robin Olsen

NOTIZIE AS ROMA OLSEN – Robin Olsen, di raccogliere l’eredità di Alisson (e un po’ anche quella di Szczesny) non ha paura. E magari qualcosa nella sua vita giallorossa è già girato, esattamente domenica scorsa a Torino, quando nella ripresa quel tiro di Baselli avrebbe potuto rovinargli l’avventura giallorossa quasi prima di vederla sbocciare. Ed invece a volte le slinding doors sono proprio lì per cambiarti destino, futuro, anche considerazione se vogliamo.

Fosse entrato quel pallone oggi Olsen sarebbe già sul banco degli imputati, dopo quell’errore invece lo svedese si è sciolto, quasi buttandosi alle spalle ogni timore e piazzando pure qualche bella parata sparsa qua e là. Anche se poi il battesimo del fuoco arriverà davvero lunedì, quando farà il suo esordio da titolare all’Olimpico contro l’Atalanta, probabilmente la squadra più in forma di tutto il campionato italiano.

Questa sera il portiere svedese si ritroverà davanti alla tv per vedere con occhi interessati Atalanta-Copenaghen. Un po’ per studiare proprio l’Atalanta, molto per dare seguito al cuore e fare il tifo per i suoi ex compagni. Con il Copenaghen Olsen si è rilanciato, vincendo un titolo, una coppa danese e stabilendo il record di gare senza subire gol della Superliga danese (19, il record precedente era di 17 di Stephan Andersen).

Intanto Olsen ha capito che per colorare la sua avventura giallorossa il prima possibile è fondamentale la lingua, l’italiano. Si sta mettendo sotto, sa che il portiere deve parlare, dialogare, farsi sentire. Le parole chiave già le sa e le usa ancora, ma se qualcosa è rimasto della partita di Torino sono proprio quegli sguardi un po’ così in alcune situazioni chiave. Esattamente quelli di uno che vorrebbe dire qualcosa ma ancora non ha le parole giuste.

(Gazzetta dello Sport)



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