Dan e Ryan Friedkin

AS ROMA NEWS DELISTING BORSA FRIEDKINUn solo punto divide la Roma dal suo obiettivo. E serve un gol nel finale per poter vincere la partita. “Ora o mai più” è il messaggio del club giallorosso rivolto ai suoi azionisti che adesso avranno poche ore per aderire al progetto delisting portato avanti dalla Roma dallo scorso 13 giugno. Domani, 15 luglio, alle 18 scadrà l’Opa, l’offerta pubblica d’acquisto delle azioni, che in caso di successo consentirà al club di uscire ufficialmente dalla Borsa.

Come riferisce il Corriere dello Sport, ieri sono state presentate 251.978 richieste di adesione, arrivando così a una quota complessiva di 23.852.422, pari al 37,9% dell’offerta. I Friedkin a un giorno dal gong hanno raggiunto il 94% delle azioni: un trend che fa ben sperare all’interno del Fulvio Bernardini e in linea con le attese. Chiaramente oggi e domani saranno giornate fondamentali per arrivare alla fumata bianca, quindi al 95% delle adesioni.

Dalla Roma filtra ottimismo. Anche perché, secondo voci nell’ambiente finanziario, alcuni azionisti con pacchetti di titoli consistenti hanno contattato gli analisti proprio per per avere informazioni sull’adesione all’Opa. Entro domani alle 18 quindi quel solo punto che separa la Roma dal delisting potrebbe essere raggiunto. E il traguardo finalmente tagliato. Il che significa “migliorare l’operatività del Club, che diventerebbe più libero di concentrarsi sul proprio core business: l’attività sportiva”, si legge nel comunicato di ieri. Ma per l’azionista aderire all’Opa significa anche ricevere tante offerte esclusive dal Loyalty Program. Tre fasce di vantaggi che offrono dei premi e degli incontri senza precedenti: la cena con i Friedkin, l’incontro con la dirigenza, un evento con Mourinho e la squadra, un allenamento visibile a Trigoria, e tante altre iniziative che dureranno come minimo per cinque stagioni.

“Tuttavia, è importante altresì sottolineare che se l’Opa non andrà in porto, gli azionisti (inclusi coloro che hanno finora aderito) oltre a non ricevere un corrispettivo superiore a quello dell’offerta pubblica, non potranno più beneficiare del programma fedeltà dell’Assist Club (né di alcuno dei relativi vantaggi e/o opportunità)”.

La Roma è stata sempre chiara su questo aspetto. Meglio aderire che dover “subire” il Piano B. Il club porterebbe infatti avanti una fusione tra la società dei Friedkin che detiene le azioni della Roma (la Romululs and Remus Romulus and Remus Investments LLC) e la Neep (holding italiana) per raggiungere il 95% del capitale sociale e quindi uscire dalla Borsa. Con questo piano B gli azionisti non avrebbero i benefici sopra citati ma esclusivamente il premio di acquisto (che non verrà aumentato) dello 0.43%. Il tempo stringe, la Roma aspetta nelle prossime ore la risposta dei suoi azionisti per riuscire a raggiungere il traguardo.



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