Alla Luiss James Pallotta ha parlato del suo legame con la società e con la città: “Qualcuno mi considera come lo stupido americano che viene in Italia a comprare la società calcistica. Io, però, spero di poter dare qualcosa indietro alla comunità, alla città e non solo alla Roma, mi sento responsabile per entrambe. In futuro vorrei organizzare un concerto al Colosseo e un’amichevole al Circo Massimo con il Real Madrid o con il Barcellona. Potrebbero portare milioni di euro alla città”. Incalzato da uno studente, Pallotta ha parlato anche dell’assenza di un main sponsor sulle maglie della squadra: “Negli ultimi mesi ci sono state discussioni con 11 o 12 potenziali main sponsor, tra cui alcune aziende asiatiche”. Sempre da una domanda rivolta dagli studenti è arrivata la conferma della rimozione delle barriere all’interno dello stadio Olimpico in tempi molto brevi (come anticipato da Forzaroma.info, ndr). A darne l’ufficialità è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Il Coni è proprietario dell’impianto ed è stato pre-allertato dalle autorità competenti per l’abbattimento delle barriere”.

Pallotta, che domani ripartirà per gli Stati Uniti, si è poi incontrato a cena con Luciano Spalletti. Oggi potrebbe esserci, se necessario, un ulteriore approfondimento. La Roma deve pensare al prossimo anno e non può prescindere dal nome del tecnico. La volontà di Pallotta è chiara: Spalletti deve restare.

(Corriere della Sera – G. Piacentini)



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