James Pallotta

(Il Messaggero – A. Angeloni) Voleva una bella serata di calcio, tornerà a Boston soddisfatto per averla vissuta, ma incavolato nero per essersi visto sfilare sotto al naso la possibilità di andarsi a giocare la finale di Champions a Kiev. Il presidente della Roma, Jim Pallotta, si scaglia contro la direzione di gara del signor Skomina, per lui disastroso. Diciamo che dopo il Real, anche il Liverpool va in finale a mani basse. «Vorrei fare i complimenti al Liverpool per la finale conquistata. Ma è sotto gli occhi di tutti quanti – dopo certi episodi – come la Var sia assolutamente indispensabile anche in Champions League. E’ inaccettabile quello che abbiamo visto all’Olimpico». Poi, elenca uno per uno tutti gli episodi discussi e discutibili.

«TUTTI HANNO VISTO» – «Avete visto le immagini, se ne sono accorti tutti in campo quello che è accaduto, tutti tranne gli ufficiali di gara. Mi riferisco all’episodio del fuorigioco fischiato a Dzeko, che non c’era, e il fallo di mano nettissimo sul tiro di El Shaarawy. C’era stato un altro intervento poco più tardi anche su Schick. Tra l’altro in occasione del mani su ElSha il fallo di mano sarebbe valso un rosso e quindi noi avremmo giocato gli ultimi trenta minuti in superiorità numerica». E in zona mista, Jim continua il suo sfogo. «Mi rendo conto come sia difficile arbitrare, ma non è possibile continuare in Europa senza un’assistenza tecnologica. Il Liverpool è una grande squadra e adesso avrà la possibilità di giocarsi la finale a Kiev, ma è assolutamente indispensabile l’utilizzo dell’assistenza video, altrimenti si rischiano figuracce come quella dell’Olimpico e addirittura si rischia di scadere nel ridicolo». I complimenti ai Reds sono a denti stretti, domina certamente l’amarezza: certe partite fanno perdere soldi, oltre che i sogni. Il presidente Pallotta a fine partita era sceso in campo a congratularsi e a consolare tutti i suoi giocatori per la prestazione. Infuriato Pallotta, infuriato Monchi. Forse anche di più. Gli errori dell’arbitro hanno condizionato la partita, il risultato.

IL DIRETTORE – Ma Monchi non entra solo nei singoli episodi, pure lui si appella al modello italiano, quello della Var. «Queste decisioni hanno cambiato tutto. Abbiamo preso un gol in fuorigioco all’andata, e qui c’erano due calci di rigore e un rosso a nostro favore. E’ clamoroso quello che è successo, si gioca col cuore di chi lavora e di tutti i tifosi appassionati. Dobbiamo alzare la voce, anche la Juve è stata penalizzata». E ancora: «Il calcio italiano deve alzare la voce. Non è normale quello che è accaduto. Il Var? Non so perché nella competizione più importante non ci sia. Si sbaglia anche con la tecnologia ma molto meno. C’è tanto in gioco, a livello sentimentale di tutti quelli che lavorano nel calcio e di chi è venuto all’Olimpico in massa e ci ha creduto fino alla fine. Lo spogliatoio è arrabbiato, meritavamo di più. Vediamo se chi decide ci penserà, spero che l’anno prossimo avremo il Var anche nella Champions League. Perché l’Uefa non lo vuole? Non so, ma ne abbiamo bisogno. I rigori avrebbero cambiato tutto. Comunque complimenti al Liverpool». Complimenti di facciata anche qui. Un refrain. Ovvio, la rabbia aumenta. E oggi, rivedendo il tutto, sarà anche peggio.



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