Non era presente alla festa di Natale e non si è fatto proprio vedere, chiudendo il 2016 senza neanche una visita nella capitale. James Pallotta fa sapere di essere completamente immerso nei lavori legati alla questione stadio, nella speranza che il caos politico che sta sommergendo Roma non sia negativamente decisivo per la realizzazione dell’impianto. Arriverà in Italia con l’anno nuovo, a gennaio, per incontri istituzionali e per affrontare il rinnovo contrattuale di Spalletti. Il tecnico – in scadenza tra sei mesi – continua a prendere tempo, a volere garanzie di mercato e di competitività, a mettere come paletto il fatto che si vinca qualcosa già in questa stagione. Ma la società giallorossa vorrebbe avere una risposta definitiva prima, per programmare insieme la stagione prossima, a partire dal mercato di riparazione di gennaio. È ovvio che un arrivo nel prossimo mese, e delle eventuali cessioni, vadano programmate all’interno di una valutazione ampia, che per forza di cose coinvolge già i piani dell’anno prossimo. In attesa che Pallotta torni nella capitale, Spalletti ha salutato e ringraziato i dipendenti di Trigoria con un discorso alla festa di Natale, prima di immergersi completamente nella preparazione della gara di domani sera contro il Chievo. Una partita che sembra semplice e di facile esito, ma che arriva dopo la sconfitta di Torino e rischia di essere una trappola. Anche perché il tecnico avrà gli uomini contati, soprattutto a centrocampo, visti i problemi di De Rossi, Nainggolan e Paredes. È in programma invece oggi (ore 14 diretta RomaTv), al Tre Fontane, il derby Primavera per giocarsi un posto nella semifinale di Coppa Italia. E c’è un po’ di apprensione dal punto di vista dell’ordine pubblico, visto che dovrebbe esserci la presenza degli ultras di entrambe le squadre. L’impianto dell’Eur può ospitare al massimo 1500 persone, oltre le quali non sarà più consentito l’ingresso.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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