La scia è fastidiosa, perché la Roma pare eternamente rincorsa da un cielo nero che annuncia il temporale. Prendi Walter Sabatini, la cui popolarità non ha certo avuto un’impennata dopo il mancato arrivo del centrocampista, alla fine di un mercato con poca fantasia, lui che fantasista lo è per filosofia di vita. Prendi Luciano Spalletti, che un ritocchino in mezzo al campo se l’aspettava e ora, oltre a sperare nell’esplosione in tempi non troppo lunghi di Gerson, deve chiedere a Florenzi di essere ancora più polivalente di quanto non lo sia già: terzino, esterno d’attacco e centrocampista. Cosa hanno in comune tecnico e ds? La scadenza del contratto, giugno 2017, praticamente domani.

RETROSCENA ZIYECH – Punto primo Sabatini: nelle ultime ore ha chiesto conto dell’umore della gente nei suoi confronti; ma non ha intenzione di dimettersi, anzi ha garantito di voler condurre in prima persona anche il mercato di gennaio. Di più: James Pallotta non mette in discussione l’operato del ds, ben conscio del perimetro assai ristretto entro il quale Sabatini è stato costretto a muoversi. Ecco perché è da reputare impossibile una separazione almeno prima di fine stagione. Il tutto nonostante il rapporto consolidato tra Pallotta e Franco Baldini, intervenuto in prima persona nelle trattative Fazio e Wilshere e meno direttamente anche in quella Vermaelen. La fantasia, però, a Sabatini l’hanno tolta soprattutto gli infortuni. Un retroscena del mercato racconta di un affare chiuso, in tutto e per tutto, poi saltato: la Roma aveva acquistato dal Twente il trequartista Ziyech, quello sì un colpo alla Sabatini, salvo poi liberare dagli obblighi il club olandese dopo il k.o. di Mario Rui. «Il mercato? Si può sempre far meglio, non si riesce sempre a far tutto quello che si pensa – ha detto il d.g. Mauro Baldissoni a Tele Radio Stereo –. Ma avevamo l’obiettivo di rinforzare la difesa e l’abbiamo fatto. Wilshere era un’opportunità, ma ha deciso di restare in Inghilterra».

CONTRATTO – Spalletti farà senza. Farà con una rosa ridotta, tanto che alla Uefa la Roma ieri ha consegnato una lista con 22 calciatori, nonostante per questa stagione non sia prevista alcuna limitazione di organico causa fair play finanziario. Per i sogni bisogna sperare nella prossima Champions e/o nello stadio: «Sarà un’occasione per aumentare i ricavi, che saranno reinvestiti per coprire i costi e per la squadra – ancora Baldissoni –. In fondo, noi ci confrontiamo con club dai ricavi diversi rispetto ai nostri (la Juventus, ndr)». Basterà a convincere Spalletti ad allungare il contratto oltre il 2017? Pallotta, nel dubbio, nelle prossime settimane proporrà al tecnico una scadenza più lunga dell’accordo.

OGGI DAL PAPA – Il resto, come scritto sul web da molti tifosi della Roma, magari arriverà dall’alto. «Pontefice, benedica ‘sta squadra», si legge su twitter. Già perché stamattina Totti e compagni, insieme al San Lorenzo che ospiteranno domani in amichevole all’Olimpico, saranno ricevuti in udienza dal Papa in Vaticano. E qui forse il cielo sarà un po’ più sereno.

(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini)



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