A Trigoria c’è la consapevolezza che qualcosa in più sul mercato in entrata debba essere fatto. E subito. Magari prima della partenza per Pinzolo, dove la Roma resterà in ritiro fino 17 luglio. Allo stato attuale i calciatori nuovi che si aggregheranno alla squadra sono Gerson, Alisson e Mario Rui: il primo è arrivato a Roma ieri, mentre il portiere brasiliano sbarcherà oggi a Fiumicino. Un bottino povero, dunque, a cui va aggiunta la partenza di un pilastro del centrocampo come Miralem Pjanic che ha gettato nello sconforto una grande fetta di tifosi romanisti, frenando per giunta anche la vendita degli abbonamenti. Insomma, tutto va male? Secondo Pallotta assolutamente no. Il presidente americano, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza, si è reso conto che il disfattismo che in queste ore si sta propagando in città non fa bene alla sua Roma: «Stiamo lavorando per aggiungere organico, anche se abbiamo già una squadra molto buona ed un ottimo staff sia tecnico che atletico» ha spiegato Pallotta contattato da Il Messaggero.
L’ALLARME Nonostante le rassicurazioni di rito, però, trapela una certa preoccupazione per il reparto difensivo. A darne evidenza è Luciano Spalletti: «Noi abbiamo bisogno di mettere a posto la difesa, come sa Sabatini, perché sono partiti tre titolari su quattro» ha detto il tecnico a Roma Radio. Un pensiero avallato dallo stesso Pallotta che, in maniera sicuramente più soft, lancia un segnale d’allarme a chi in queste ore si sta occupando di mercato: «Abbiamo una buona squadra e dobbiamo solo rinforzare la difesa. Ricordiamoci che siamo stati imbattuti nelle ultime 17 partite» le parole del presidente. Ad entrare nello specifico ci pensa l’allenatore ex Zenit: «Digne è partito, Ruediger è un titolare ma è infortunato, Maicon è stato un grande giocatore per due anni e Florenzi ha fatto molto bene questo ruolo, però, abbiamo sempre dovuto chiarire quale fosse la sua precisa posizione. Sono cose che per una squadra che vuole ambire a un lavoro di vertice vanno messe a posto. La società sta lavorando, ma con le problematiche che ci sono nel calcio di oggi».
NIENTE DRAMMI È ufficiale, dunque, che la difesa è al centro dei pensieri di un Sabatini in apprensione, chiamato a completare (o comunque delineare) il reparto prima della partenza per gli Stati Uniti. Il centrocampo e l’attacco? Di quelli Luciano Spalletti non ne ha parlato, ma anche in questo caso potrebbe essere d’accordo con Pallotta: «Strootman è tornato e abbiamo acquistato Gerson già dallo scorso anno. Se Dzeko deve segnare di più? La squadra ha realizzato molti gol la scorsa stagione e a volte Perotti gioca come falso nueve al suo posto. Inoltre abbiamo dei ragazzi giovani come Sadiq e Ponce che potrebbero essere già pronti» conclude il presidente. Niente drammi: tra i dirigenti regna un sano ottimismo che la società sta cercando di trasferire alla piazza: i buoni propositi non mancano, ma la speranza dei tifosi è che siano le fondamenta per il primo titolo dell’era americana.
(Il Messaggero – G. Lengua)
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA