Suona l’inno di Mameli, preceduto dall’alzabandiera militare, appena prima dello sbarco all’aeroporto di Ciampino. Non si tratta di un’accoglienza speciale ma della coincidenza di orario del volo privato atterrato da Boston: James Pallotta è arrivato poco dopo l’alba, jeans e polo blu, sorriso stampato in volto nonostante la stanchezza, e come di consueto ha accettato di buon grado le domande dei cronisti. Sulla squadra intanto: «Io vedo un gruppo forte. Non so perché i tifosi siano rimasti così male dopo la partita di Cagliari, anche se siamo stati rimontati in maniera stupida. Non abbiamo giocato male, nemmeno contro il Porto quando tre espulsioni ci hanno uccisi. Ora l’obiettivo è tornare in Champions League e affrontare con grandi motivazioni l’altra competizione europea, l’Europa League, che è molto dura e difficile».

IL VIAGGIO Pallotta, che ha viaggiato in compagnia del fido Alex Zecca e del responsabile del progetto-stadio David Ginsberg, rimarrà per tutta la settimana in Italia. Andrà allo stadio Olimpico per Roma-Sampdoria e seguirà la squadra anche domenica prossima a Firenze, mentre non salirà sul charter per Praga in occasione della trasferta infrasettimanale di Pilsen. Il presidente stavolta si tratterrà a lungo perché deve incontrare il sindaco Raggi e il governatore Zingaretti sul tema per lui più importante, il dossier Tor Di Valle: «Tutto sta andando bene, siamo nei tempi previsti. Anzi forse riusciremo ad anticipare l’inaugurazione. Direi che siamo a buon punto del percorso, per lo stadio e anche per l’area circostante. Nell’ultimo mese c’è stata una forte accelerata nell’avanzamento del progetto».

MOVIMENTI In settimana James Pallotta presenterà il nuovo amministratore delegato: Umberto Gandini, già direttore organizzativo del Milan, sarà operativo a partire da domani, dopo la presentazione a Trigoria prevista per le ore 11. E’ stato scelto personalmente dal presidente. Si occuperà soprattutto dei rapporti politici, in Lega e soprattutto in seno all’Uefa, dove negli anni ha costruito una serie di preziose relazioni internazionali. «Umberto coordinerà tutte le attività del club – chiarisce Pallotta – anche quelle legate alla ricerca del main sponsor, per il quale comunque non sono affatto preoccupato». Ancora meno sembra interessato al futuro di Walter Sabatini, che già a gennaio potrebbe andare al Milan. Pallotta sul tema è gelido: «Gli parlerò ovviamente. Ma non vedo alcun problema. Ha un contratto con la Roma fino a giugno. Se dopo il nostro incontro decideremo di separarci, ci separeremo». E che dire di Manolas e Nainggolan, che chiedono un robusto aumento di stipendio? «Non capisco perché sui giornali si parli tanto dei contratti da rinnovare. Non esiste un caso Manolas, ad esempio. E’ tutto molto tranquillo, sotto controllo, siamo sereni». Anche sul rinnovo di Spalletti, altra figura in scadenza: «E’ tutto ok».

OLIMPICO Sul caos dello stadio Olimpico, infine, Pallotta cerca di allontanare le contestazioni: «Lo stadio non è nostro, quindi possiamo fare poco. Però spero tanto che i tifosi tornino allo stadio e specialmente in Curva Sud.

COMUNICAZIONE Intanto continua la ristrutturazione societaria. Confermato il rapporto “libero”, a distanza, con Franco Baldini, che rimane consulente da Londra senza esclusiva. Al posto di Sabatini, che salvo sorpresone è ormai fuori, la Roma prevede di promuovere Ricky Massara nel ruolo di direttore sportivo, affiancandolo al pool di esperti che già si occupano di mercato: dall’ex terzino Balzaretti ai collaboratori Fioranelli e Vallone. Cambia anche il settore comunicazione con un nuovo responsabile: si tratta di Luca Pietrafesa, già direttore di Roma Tv. Pietrafesa manterrà il doppio incarico.

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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