Non è ancora giallo-rosso, per il momento è solo giallo negli ambienti sportivi e finanziari sul possibile ingresso di nuovi azionisti asiatici nell’As Roma. A sganciare la bomba, nel pomeriggio di ieri, è stata l’agenzia Bloomberg, secondo cui James Pallotta, che è l’investitore con un maggiore peso all’interno della cordata che controlla l’82% del club, sarebbe in movimento nell’ottica di cedere una quota di circa il 40%, per un valore di 75 milioni di euro, a soci cinesi. Se così fosse, andrebbe a riproporsi uno schema simile a quanto accaduto, proprio di recente, alle due principali squadre di calcio milanesi, il Milan e l’Inter, il cui controllo è passato appunto in mano ad azionisti del paese asiatico. Sempre secondo Bloomberg, Pallotta, che gestisce il fondo hedge con base a Boston Raptor Capital Management, la prossima settimana dovrebbe già incontrarsi con tre banche a Londra proprio con l’obiettivo di accelerare sul dossier della vendita. Chi siano i tre interlocutori, che presumibilmente dovrebbero fare da consulenti e da tramite nell’operazione, non viene specificato, ma il fatto che l’incontro possa avvenire nel cuore della City londinese fa pensare a operatori internazionali.

C’è chi fa notare che Pallotta, negli Stati Uniti, tende normalmente a fare affari con le due banche Morgan Stanley e Goldman Sachs. Non è un caso che nel 2011, poco dopo che la cordata capitanata da Pallotta rilevò il 67% della squadra giallorossa per 70 milioni, la società calcistica ottenne un prestito da 175 milioni da Goldman Sachs e da Unicredit. Quest’ultima poi, all’epoca anche socia di peso del club, nel 2014 uscì dal capitale vendendo proprio a Pallotta. Secondo alcune indiscrezioni, inoltre, anche la banca d’affari Bank of America Merrill Lynch potrebbe figurare tra i consulenti contattati dal principale socio della Roma.

La versione ufficiale del club allenato da Luciano Spalletti è arrivata nella serata di ieri, con la smentita della cessione di una partecipazione nel club ma con la contestuale conferma della ricerca di un partner per la società riconducibile al progetto del nuovo stadio di proprietà, infrastruttura che richiede investimenti per 1,7 miliardi di euro. Nel dettaglio, l’As Roma «smentisce l’ipotesi di cessione di una quota del club da parte dell’attuale proprietà. Il presidente Pallotta – aggiunge la nota – precisa di aver parlato con l’estensore dell’articolo smentendo la circostanza di essere alla ricerca di investitori nel club, seppur ricevendo periodicamente manifestazioni di interesse da parte della comunità finanziaria internazionale. Il presidente ha altresì precisato al giornalista che nuovo capitale sarà raccolto per finanziare la costruzione del nuovo stadio, una volta che il progetto avrà ottenuto l’approvazione finale, sia internamente sia esternamente all’attuale compagine proprietaria». Non è la prima volta che si vocifera della cessione di una partecipazione del club, però sempre smentita. Era già accaduto, per esempio, all’inizio dell’anno. E già Pallotta aveva precisato di non avere avuto colloqui per una vendita. Mentre il direttore generale, Mauro Baldissoni, aveva sottolineato che il presidente ha in serbo progetti per la squadra romana da qui ai prossimi 20 anni.

(Il Messaggero – C. Scozzari)



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