Rassegna stampa
Pallotta-Petrachi, rottura. Il divorzio è a un passo
NOTIZIE A ROMA PALLOTTA PETRACHI – Come se non bastassero le notizie incerte riguardo al futuro della proprietà della società giallorossa – ieri il Financial Times ha rilanciato la candidatura di Dan Friedkin che sarebbe pronto a sedersi di nuovo al tavolo delle trattative ma senza aumentare l’ultima offerta che era di 575 milioni – nelle ultime ore in casa romanista è deflagrata una nuova bomba: la rottura, quasi certamente definitiva, tra il presidente James Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che nelle ultime ore sono stati protagonisti di una telefonata che la presenza di un traduttore non ha contribuito a rendere meno infuocata.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lunga intervista rilasciata qualche giorno fa a Sky in cui il d.s. ancora una volta ha usato toni forti e poco apprezzati dal resto della dirigenza. L’irritazione da parte del presidente è sembrata evidente nelle parole usate per «festeggiare» il primo anno in giallorosso di Paulo Fonseca, in cui nel ringraziare lo staff ha «dimenticato» Petrachi. Circostanza, questa, che di sicuro non ha fatto piacere al d.s., già con un piede fuori da Trigoria alla fine del 2019, quando la trattativa per la cessione a Dan Friedkin sembrava cosa fatta.
Il coronavirus ha scombinato i piani del presidente, che sarà costretto a rimanere al timone almeno fino alla fine dell’anno, ma il rapporto con Petrachi non si è ricucito. Anzi, il suo essersi allontanato dalle questioni giallorosse durante tutto il lockdown in cui ha avuto pochi contatti con gli altri dirigenti e quasi nessuno con la squadra, ha peggiorato la situazione. Il cambio di strategia sul prossimo mercato, a Petrachi è richiesto un vero e proprio miracolo nel dover tagliare il monte ingaggi mantenendo inalterato il valore tecnico della squadra, e il ritorno in auge di personaggi come Franco Baldini hanno fatto il resto.
Più o meno un anno fa Petrachi aveva firmato un contratto con la Roma fino al 2022 ma il feeling con la società giallorossa, che per strapparlo al Torino è entrata in conflitto con il presidente granata Cairo che per liberarlo ha preteso il pagamento di un indennizzo, è durato davvero poco. L’avventura, insomma, sembra essere arrivata ai titoli di coda e per la sua successione, a fine stagione ma in caso di rottura definitiva c’è la possibilità che il divorzio possa consumarsi anche prima, in pole c’è Morgan De Sanctis, uomo della società, attualmente supervisore del settore giovanile.
(Corriere della Sera)
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